Ascoli, per salvarsi serve di più. Pulcinelli: "Salita ripida, ci credo"

Il patron bianconero dopo il pari col Venezia: "Bella prestazione dei nostri ma ancora non basta"

Ascoli, per salvarsi serve di più. Pulcinelli: "Salita ripida, ci credo"

Ascoli, per salvarsi serve di più. Pulcinelli: "Salita ripida, ci credo"

C’è poco da esaltarsi e tanto da pedalare dopo il pareggio (0-0) di domenica col Venezia. Quello che l’Ascoli è riuscito a prendere al cospetto dei lagunari può essere certamente considerato un buon punto, ma ciò non risulta affatto sufficiente per risalire la classifica. Dello stesso avviso è stato il patron Massimo Pulcinelli che ha postato: "Bella prestazione dei nostri ragazzi contro una delle prime della classe ma non basta ancora. Salita ripida, occorrono 12 punti in 6 gare, nulla è facile, basta volerlo tutti insieme. Io ci credo". Al di là della caratura tecnica degli avversari, i bianconeri ora dovranno vincere. E questo è un discorso completamente diverso che il tecnico dovrà cercare di capire prima possibile, cercando chiaramente di aumentare la corsa, il livello di aggressività e soprattutto la cattiveria sotto porta. Fattori imprescindibili e ancora non adeguatamente manifestati. In realtà il risultato del match andato in scena al Del Duca potrebbe essere stata una doppia occasione persa, dato che di fronte al Picchio c’era una squadra apparsa in difficoltà sia sul piano del gioco che nella pericolosità espressa sotto porta. I veneti in campo probabilmente hanno risentito di due fattori. In primis dello scivolone interno fatto registrare nella settimana precedente contro la Reggiana (2-3) che qualche freno a livello mentale lo ha di certo creato soprattutto per quanto riguarda sicurezza e autostima. In secondo luogo poi va di certo evidenziato quanto il Venezia non potesse contare sul suo incontenibile Pohjanpalo, il miglior cannoniere della serie B con 19 centri personali, rimasto a casa per l’ormai imminente nascita del figlio. Davanti né Gytkjaer né Olivieri sono riusciti a farlo rimpiangere. Tra l’altro il danese ha avuto sui piedi l’occasionissima per portare in vantaggio i suoi nel corso del primo tempo sull’assurdo regalo concesso da Vasquez, ma facendosi fortunatamente neutralizzare dal disperato salvataggio di Bellusci quasi sulla linea.

L’altra ghiotta chance non capitalizzata dall’Ascoli poi è stata quella relativa ai risultati degli altri campi dove tutte le dirette concorrenti per la salvezza erano riuscite a partorire soltanto pareggi. Nel corso della ripresa il rientro dei bianconeri è stato migliore rispetto a quanto visto a La Spezia, ma col passare dei minuti ancora una volta si è visto un preoccupante calo di ritmo che gli ospiti non hanno saputo sfruttare. Un po’ di confusione Carrera l’ha mostrata anche nei cambi operati. Richiamare Duris e schierare Valzania falso nueve per una decina di minuti ha di fatto annullato il peso offensivo agevolando il Venezia che poi ha preso metri e pallino del gioco. Tutte mosse da non ripetere nella partita della vita di Cittadella. Ancora una volta il Tombolato si rivelerà cruciale per il futuro del Picchio.

Massimiliano Mariotti

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