Baratro Ascoli, il silenzio fa rumore. Dalla società tutti zitti, rabbia tifosi

La sconfitta a La Spezia ha visto salire in maniera drammatica il numero degli scontri diretti persi .

Baratro Ascoli, il silenzio fa rumore. Dalla società tutti zitti, rabbia tifosi

Baratro Ascoli, il silenzio fa rumore. Dalla società tutti zitti, rabbia tifosi

Il preoccupante silenzio in cui da settimane si sono trincerati i vertici societari dell’Ascoli ora rischia di sfociare seriamente nel grottesco. Sia in occasione dell’ultimo avvicendamento in panchina, con la successiva presentazione del nuovo tecnico, che dopo la sconfitta di La Spezia, nessuno da corso Vittorio ancora una volta è voluto intervenire: né per spiegare dapprima i motivi della scelta societaria operata con un avvicendamento apparso a tutti forzato, né successivamente per metterci la faccia davanti a piazza e tifosi in uno dei momenti più complicati dell’ultracentenaria storia del club. Ci aveva provato il presidente Neri attraverso un monologo basato su tanti buoni propositi, facendo un paragone ben distante dalla miracolosa salvezza di Dionigi nel 2020 quando in rosa c’erano ben altri giocatori e chiudendo col più classico dei ‘stringiamo a corte’. Tra l’altro ottenendo scarsi risultati, dato che neanche alla semplicissima domanda sulla durata contrattuale del vincolo relativo al nuovo timoniere lo stesso presidente era riuscito a rispondere, lasciando l’incombenza alla responsabile dell’area comunicazione. Una linea che non è piaciuta e continua a non piacere affatto alla piazza. Oggi con un altro campionato in sofferenza, la tifoseria ha sbottato mettendo nel mirino il patron Massimo Pulcinelli, il fidato dirigente Massimo De Santis e il direttore sportivo Marco Giannitti. Nei loro confronti continuano a ripetersi sistematicamente le dure contestazioni che probabilmente si ripeteranno senza sosta fino alla fine. Forse anche a prescindere dal risultato ottenuto sul campo. L’ennesimo treno perso a La Spezia ha visto salire in maniera drammatica il numero degli scontri diretti persi: Cosenza (3-0), Modena (1-0), Südtirol (3-1, 1-2), Pisa (1-0) e appunto Spezia (1-2, 2-1). Attualmente il doppio successo ottenuto su Lecco, Feralpisalò e quelli singoli strappati a Ternana, Catanzaro, Como costituiscono un bottino troppo misero per poter ancora parlare di salvezza diretta.

Al tempo stesso per riconquistare un posto negli spareggi playout sarà necessario mettere dietro una Ternana che però avrà la chance di affrontare l’Ascoli al Liberati (sabato 27 aprile alle 14). Aver permesso proprio alla formazione guidata da D’Angelo di afferrare saldamente tra le mani un netto vantaggio ha ristretto il ventaglio delle residue ipotesi spendibili. Nel prossimo turno in programma domenica infatti, mentre gli uomini di Carrera ospiteranno il Venezia, Spezia e Ternana accoglieranno rispettivamente Lecco e Modena per provare ad allungare ancora. Ecco quindi che battere i veneti al Del Duca diventerà obbligatorio non tanto per recuperare terreno, quanto per limitare i danni e restare agganciati alle ultime speranze.

Massimiliano Mariotti

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