CronacaCane sbranato da un pitbull a Bologna, bufera social

Cane sbranato da un pitbull a Bologna, bufera social

Il fatto in via Audinot. Boom sul web dopo il post di Selvaggia Lucarelli: "Chi non sa gestire un animale aggressivo, si prenda un criceto"

La giornalista Selvaggia Lucarelli, 47 anni

La giornalista Selvaggia Lucarelli, 47 anni

Bologna, 18 maggio 2022 - L’ennesimo cagnolino sbranato da un molossoide di grossa taglia che i padroni non hanno saputo gestire fa arrabbiare il Quartiere Porto-Saragozza. E la denuncia, rilanciata dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, fa il giro del web e riapre il tema della gestione degli animali più aggressivi non solo verso altri animali ma anche verso l’uomo.

Aggiornamento Lo strazio del padroncino

Il cane Ragù, sbranato da un pitbull a Bologna
Il cane Ragù, sbranato da un pitbull a Bologna

A raccontare la storia del povero Ragù, "randagino siciliano abbandonato nelle campagne", adottato da una famiglia bolognese, è Luisa Catalano. "Ragù, sei stato una piccola meteora che ha rivoluzionato, per soli due mesi – davvero troppo pochi – la vita della splendida famiglia che ti aveva adottato. Li hai sommersi di felicità. E tu, cucciolino di appena 5 mesi, avevi finalmente trovato dei cuori che battevano per te". La seconda vita di Ragù è stata brevissima, è morto a pochi metri da via Andrea Costa: "Siamo nelle immediate vicinanze di Via Audinot – scrive la Catalano, un’amica dei padroni del cagnolino –: una signora apre un cancello e viene fuori un cane grigio (mi dicono un pitbull o un amstaff) che ti attacca, uccidendoti in pochi istanti. Spero siano stati veramente dei secondi. Che il tuo cuoricino abbia smesso di battere nel più breve tempo possibile. Siamo sgomenti. Senza altre parole. Non riusciamo a smettere di piangere. Ciao Ragù, perdonaci, se puoi". I commenti si sprecano: c’è chi racconta storie simili, con animali aggrediti, e chi invoca pene più severe per i padroni incauti e consiglia di denunciarli immediatamente.

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A metterci il carico, però, è Selvaggia Lucarelli che, cavalcando lo sdegno generale, attacca: "I cani grandi e potenzialmente letali vanno gestiti come un’arma. Se non siete capaci di gestirli prendetevi un criceto. Anzi, non prendete niente perché chi non sa gestire un animale non lo sa gestire di qualunque taglia sia. Fatevi uno spritz".

In aprile un altro caso era salito alla ribalta: stavolta alla Barca era stato il cagnolino Loki a essere sbranato, con le stesse modalità di Ragù, ed era rimasta ferita anche la padrona. Poco dopo, era toccato alle oche del consigliere di Europa Verde, Davide Celli, uccise da cani che vagavano liberi nell’area di Monzuno. Il consigliere è anche delegato del sindaco per il Benessere animale, è presenterà "a breve, dopo che avrò incontrato etologi, veterinari ed esperti del settore" una proposta a Matteo Lepore che prevede una sorta di patentino con incentivi. "Il punto non è la razza del cane, anche io ho una pitbull – premette Celli – ma il rapporto che il padrone instaura con l’animale. I molossoidi devono essere gestiti".

Il problema è come spingere le persone a dotarsi di un patentino, dietro al quale ci possono essere un corso o un periodo di allenamento del padrone alla gestione del proprio cane. "Chi consegue questa ’patente’, oggi, non ha nessun incentivo. La mia idea è, invece di individuare dei benefici. Un esempio: il padrone con il patentino potrebbe avere l’ok a lasciare libero il proprio animale in alcune aree. E il cane potrebbe portare una bandana o una pettorina ad hoc in modo da essere riconoscibile alla prima occhiata", chiude Celli.

a. bo.

 

 

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