Caos al ’Majorana’, sospeso il dirigente per un mese

Per un provvedimento che non avrebbe preso l’estate scorsa su un docente. La rabbia dei genitori: "Reintegratelo subito"

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La comunicazione ufficiale arriva dal diretto interessato, Sergio Pagani, dirigente scolastico dell’istituto Ettore Majorana di San Lazzaro: "Dall’8 marzo all’8 aprile – scrive sul sito della scuola – non potrò essere in servizio a causa di un provvedimento disciplinare dell’Ufficio scolastico regionale e sarò sostituto dalle mie collaboratrici". Motivo del mese di stop? Un provvedimento che il dirigente non avrebbe preso, addirittura l’estate scorsa, nei confronti di un insegnante il quale, secondo quanto è trapelato, sarebbe poi stato allontanato. Ora però, la decisione dell’ufficio regionale, ha scatenato rabbia e polemiche tra i genitori dell’istituto che conta 1.400 studenti e un personale, tra docenti e collaboratori scolastici, di 250 dipendenti. "Su una situazione che sarebbe accaduta l’estate scorsa – chiosa Bruno Pironti, presidente del Consiglio d’istituto – arriva oggi questo provvedimento durante una pandemia che ha messo in ginocchio l’intero nostro territorio. Non vogliamo entrare nel merito della vicenda, perché non la conosciamo, ma stigmatizziamo le tempistiche e chiediamo fermamente la revoca della sospensione e il reintegro del nostro dirigente".

Una ridda di voci attorno ai fatti, quelle che si sono rincorse già dall’altro pomeriggio quando la notizia della sospensione ha iniziato a circolare. Secondo qualcuno, la decisione di sospendere Pagani sarebbe la risposta alla battaglia per la mancanza di aule "che dal 2017 – raccontano alcuni genitori – l’istituto segnala alla Città metropolitana. Forse il risultato mediatico di quel conflitto ha creato fastidi...".

Il nocciolo della vicenda è da ricercare a luglio dello scorso anno quando Pagani non sarebbe intervenuto a dovere nei confronti di una situazione che vide protagonista un insegnante, la quale avrebbe poi portato all’allontanamento dello stesso docente.

"Il valore del nostro dirigente – riprende Pironti – lo conosciamo tutti. In questo modo è come aver lasciato un’azienda di 1.700 dipendenti, in un momento delicatissimo, senza il suo amministratore delegato. Siamo appena entrati in zona rossa, non si poteva attendere la fine dell’anno scolastico per arrivare a questa decisione?". Pagani, ieri chiamato più volte al telefono, per il momento ha preferito restare in silenzio.

n. b.

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