Minerbio (Bologna), 25 luglio 2016 – Un carabiniere è sempre un carabiniere. Anche quando non indossa la divisa e, anziché guidare una gazzella, pedala in biclietta per godersi un po’ di tempo libero.
L'esempio è il comandante della stazione dei carabinieri di Minerbio, Alfredo Pulcini, che ha colto con le mani nel sacco due predoni dell’oro rosso lanciandosi al loro inseguimento a colpi di pedalate.E’ grazie a lui, infatti, che i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Molinella e della stazione di Minerbio hanno arrestato un 45enne nato in Bosnia-Erzegovina, residente a Modena, e un 35enne, nato in Romania, domiciliato a Reggio Emilia, con l'accusa di furto aggravato continuato in concorso.
Il militare si trovava in sella alla sua bicicletta per una passeggiata quando ha subito intuito la malafede di due uomini a bordo di una Fiat Punto, che uscivano da una vecchia azienda in disuso in via del Lavoro, dove si producevano e commercializzavano materiali in pvc. Il maresciallo ha subito chiamato il 112, e senza pensarci due volte si è messo all’inseguimento dell’auto pedalando a più non posso. I due hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati e fermati da una pattuglia del nucelo operativo radiomobile poco più avanti.
A bordo dell’auto, intestata a terzi, i militari hanno rinvenuto 300 chili di cavi di rame tranciati del valore di circa 2mila euro, provenienti da un furto con effrazione che i due malviventi avevano appena commesso all’impianto elettrico dell’azienda di via del Lavoro, procurandole, tra l’altro, un danno di circa 150mila euro. I due stranieri, ladri esperti, gravati da numerosi precedenti di polizia, sono stati subito portati nelle aule giudiziarie del tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto.
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