Casa di riposo: 8 contagi, test su 100 persone

Boom di casi a San Pietro in Casale: nella struttura pazienti e operatori asintomatici sono stati isolati. Il sindaco: niente allarmi

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Nuovo focolaio in una casa riposo. Sono otto, infatti, i casi di Coronavirus alla ‘Virginia Grandi’ di San Pietro in Casale. Di questi, cinque sono ospiti e tre operatori della struttura. La casa di riposo, che conta 50 anziani e 55 dipendenti, è gestita dalla cooperativa Cadiai e il responsabile è Arnaldo Forcella.

La coop, specializzata in questo tipo di strutture, illustra la situazione: "Nel corso dello screening che l’Ausl svolge periodicamente - nonostante nella struttura fino ad ora non ci fossero stati casi - all’ultimo controllo sono risultati positivi al Covid-19 cinque ospiti e tre operatori. Si tratta di casi, al momento, asintomatici scoperti quindi grazie ai controlli e non per la presenza di sintomi. Gli ospiti risultati positivi sono stati posti in isolamento e la situazione è monitorata in stretta collaborazione con la task force dell’Ausl". Sono partiti i controlli a tappeto: "Sono in corso in queste ore ulteriori tamponi - spiegano dalla struttura - per il monitoraggio di tutti i 50 ospiti e i 55 lavoratori, anche di quelli al momento assenti per ferie. Il contatto con l’Ausl e con il Comune è quindi costante, così come costante è il rapporto con le famiglie di tutti gli ospiti che sono state prontamente avvisate. Purtroppo, come da protocollo, è stato necessario richiudere la struttura alle visite che, sospese ad inizio marzo, erano ricominciate lo scorso 19 giugno nel rispetto dei protocolli di sicurezza".

Il direttore Forcella sta lavorando senza sosta: "Pur avendo messo in campo tutte le misure di sicurezza con grande rigore, al terzo screaming abbiamo registrato dei casi positivi. Abbiamo dato al dipartimento di sanità pubblica i nominativi dei parenti degli ospiti. Da marzo non abbiamo inserito nuovi ospiti nella casa di riposo. All’interno e all’esterno della struttura abbiamo adottato ogni sistema per evitare contagi, ma è stato tutto inutile. Ora siamo al lavoro per verificare che non ci siano altri asintomatici fra i dipendenti in ferie".

Gli fa eco il sindaco Claudio Pezzoli: "I casi alla casa di riposo sono stati riscontrati in seguito ai tamponi effettuati a partire da martedì 23 giugno, come previsto dalle procedure del dipartimento di sanità. Tutte le famiglie sono state informate e la task force dell’Ausl di Bologna si sta occupando di risalire ad eventuali contatti avuti da queste". Il primo cittadino comprende la preoccupazione dei cittadini, ma sottolinea il rigore attuato dalla casa di riposo: "Ci tengo a precisare alcuni aspetti: la residenza Virginia Grandi è stata in lockdown totale a partire dal 5 marzo, anticipando di una settimana le disposizioni nazionali, consci della gravità della situazione che si stava prospettando. A fine aprile è stato effettuato un primo test sierologico con esito negativo per personale ed ospiti, un secondo test è stato effettuato nei primi giorni di giugno, con tamponi per i residenti. Ancora una volta l’esito è stato negativo. Le visite presso la struttura sono ricominciate soltanto venerdì 19 giugno, con procedure specifiche che garantivano il distanziamento tra familiari e ospiti. Il tutto secondo un percorso specifico e in ambienti appositamente organizzati per evitare ogni tipo di contatto".

Il sindaco Pezzoli è convinto che la situazione si risolverà presto: "Ribadisco la mia piena fiducia nelle istituzioni, nel direttore della struttura, nel personale e negli esperti incaricati. Invito i cittadini a non allarmarsi, la situazione è monitorata". Il consigliere comunale della Lega Mattia Polazzi ha presentato un’interrogazione: "Vogliamo approfondire i motivi di questi focolaio e capire cosa non ha funzionato. È fondamentale per poter evitare di commettere lo stesso errore in futuro".

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