Bologna coronavirus oggi, Pandolfi "Le scuole sono sicure"

Il direttore del dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl: "Al massimo abbiamo avuto un picco di 4 positivi ogni 100 tamponi". Sui numeri in città: "Rt in calo, ora il problema è il tracciamento"

Studenti in aula con la mascherina. "Le scuole sono sicure", dice Pandolfi

Studenti in aula con la mascherina. "Le scuole sono sicure", dice Pandolfi

Bologna, 7 novembre 2020 - Le scuole sono sicure. Lo garantisce Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl di Bologna, intervenuto questa mattina a un convegno organizzato dall'Ordine provinciale dei Medici. Pandolfi conferma che in questi mesi "abbiamo avuto molti casi di Coronavirus anche a scuola. Ma stiamo lavorando bene con gli istituti, soprattutto sul fronte della comunicazione. Perché non sempre dobbiamo intervenire o mettere in isolamento bambini e docenti, perché abbiamo elementi che ci dicono che non c'è stata contagiosita'".

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E poi arrivano i dati: "Al massimo abbiamo avuto un picco di quattro positivi ogni 100 tamponi - spiega Pandolfi - che è comunque la metà del dato complessivo in città. E in genere il tasso è del 2%, quindi questo vuol dire che la scuola è sicura".

Un passaggio simile del suo discorso, Pandolfi lo dedica anche ai centri d'accoglienza per i migranti. "Sono dei punti critici- conferma il direttore del dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna - e abbiamo avuto qualche focolaio, ma li abbiamo gestiti bene. Con la Prefettura e i gestori c'è un controllo importante sulle strutture ed è per questo che finora abbiamo avuto pochi problemi rispetto ad altre citta'".

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Il mese scorso, rileva Pandolfi, "avevamo 5.424 persone sotto sorveglianza: a marzo erano 3.700, ad aprile circa 2.000. A ottobre abbiamo osservato il 45% di tutti i casi registrati da febbraio".

Sempre un mese fa, continua Pandolfi, la media era di sette persone positive ogni 100 tamponi. "In questi giorni invece siamo intorno all'8% mentre in Italia la media è del 16%", spiega il dirigente Ausl.

Questo significa che a Bologna "il sistema ha garantito un contenimento del fenomeno", nonostante il numero elevato di contagi.

"In una pandemia è normale che ci sia una doppia ondata - sottolinea Pandolfi- ci possono essere anche tre ondate, ma nel tempo si esaurisce". Il problema principale in questo momento, conferma il direttore della sanità pubblica, "è il tracciamento, con 500-600 casi al giorno. Ma, pure in difficoltà, stiamo lavorando per isolare i positivi e i loro contatti stretti, per mettere in sicurezza prima di tutto il nucleo familiare. E il fulcro di questo lavoro sono i medici di medicina generale - afferma Pandolfi - che aiutano il dipartimento.

Il 50% dei tamponi che si rivelano positivi oggi derivano dalle richieste dei medici di famiglia". Anche per questo, spiega il dirigente Ausl, si sta predisponendo "un nuovo punto per fare i tamponi in auto a Casalecchio", proprio per mettere a disposizione maggiori spazi per i tamponi chiesti dai medici di famiglia.

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