REDAZIONE BOLOGNA

Corteo e cantieri, città paralizzata. Traffico in tilt, ritardi e disagi. Chiusi il Modernissimo e il Lumière

Sciopero di Cgil e Uil, altissime le percentuali di adesione registrate nelle aziende del bolognese: da Lamborghini a Granarolo, da Ducati a Hera. Al Marconi cancellato il 10 per cento dei voli .

Il grande corteo di Cgil e Uil per lo sciopero generale ha sfilato ieri per il centro: traffico in tilt e città paralizzata per qualche ora

Il grande corteo di Cgil e Uil per lo sciopero generale ha sfilato ieri per il centro: traffico in tilt e città paralizzata per qualche ora

Una città, di nuovo, paralizzata. Un’altra giornata di passione, quella di ieri, per chi si è dovuto spostare su strada con qualsiasi tipo di veicolo. Tra i cantieri che procedono, i lavori per il tram e, ieri mattina, anche lo sciopero dei sindacatiper otto ore in tutti i settori pubblico e privato, indetto da Cgil e Uil, con il grande corteo da Porta Lame a piazza Maggiore, si sono moltiplicati i disagi su tutto il territorio urbano, con code, rallentamenti, ritardi e, spesso, veri e propri blocchi del traffico, con la polizia locale e le altre forze dell’ordine impegnate per ore nella gestione della viabilità congestionata, dal centro alla periferia. Chi è rimasto imprigionato nel traffico racconta di aver impiegato oltre un’ora per attraversare tutta la città, con forti proteste da parte dei cittadini, esasperati dai disagi quotidiani su strada.

Su 97 voli previsti, sono dieci quelli cancellati all’aeroporto di Bologna in conseguenza dello sciopero. Lo stesso per gli arrivi (le cancellazioni si aggirano attorno al 10 per cento). Grande partecipazione dei lavoratori metalmeccanici, fa sapere la Fiom: sul territorio di Bologna, stando ai primi dati raccolti le percentuali di adesione allo sciopero nelle aziende metalmeccaniche sono state molto alte: la media è dell’80 per cento, con picchi del 100 per cento in Eurozappa.

In Lamborghini si è registrata un’adesione del 98 per cento, in Motori Minarelli e Marelli del 90 per cento, per Ducati Motor dell’85 per cento, in Beghelli dell’80 per cento, in Ima e Pelliconi del 70 per cento. Questi i dati – alcuni fra i molti – che "consegnano al governo italiano ma anche al mondo imprenditoriale bolognese un messaggio chiaro ed inequivocabile", spiega Simone Selmi, segretario generale della Fiom bolognese.

Se si guarda ai numeri, un successo trasversale in ogni settore, dunque. Anche in Hera si è registrata un’adesione molto alta (pari al 76 per cento), così anche per l’ambito delle aziende alimentari: in Granarolo ha aderito il 70 per cento dei lavoratori, mentre in Dino Corsini l’80 per cento.

E ieri sono anche rimasti chiusi anche il cinema Modernissimo, propriom nel cuore del centro storico, e il cinema Lumière, Cineteca di Bologna.

c. g.