Covid Bologna, la sanità è pronta a ripartire. Tra 10 giorni reparti riconvertiti

Ospedali pubblici e cliniche si preparano a tornare alla normalità con un piano di ’battaglia’ Il Sant’Orsola sta studiando come organizzare le sale chirurgiche per abbattere le liste d’attesa

Chiara Gibertoni, dg del Policlinico Sant'Orsola (Foto Schicchi)

Chiara Gibertoni, dg del Policlinico Sant'Orsola (Foto Schicchi)

Bologna, 3 febbraio 2022 - "Speravamo di riuscire a riconvertire qualche reparto già da questa settimana, ma ancora non è possibile: i ricoveri scendono lentamente. Stiamo attendendo la certezza di non dover procedere con nuove riconversioni, questo credo che lo sapremo tra una decina di giorni. Purtroppo non è ancora possibile indicare una data precisa – sottolinea Chiara Gibertoni, direttore generale del Sant’Orsola –. Le liste d’attesa chirurgiche ci stanno impegnando in termini di progettazione e programmazione, stiamo verificando quante e quali prestazioni sono rimaste in sospeso, valutando al contempo sia il possibile utilizzo degli spazi operatori sia il personale necessario. L’obiettivo è riuscire a tirare al massimo la macchina e renderla più efficiente possibile per arrivare pronti al momento in cui riusciremo a riconvertire i letti, perché oggi ciò che limita la ripartenza è proprio la disponibilità di letti per l’attività programmata. C’è un grande lavoro tecnico da fare – prosegue –: da due anni andiamo avanti a singhiozzo e quindi c’è da capire la reale consistenza di alcune liste d’attesa, da tempo occupate da pazienti che possono aver trovato risposta diversamente. In più c’è da riorganizzare le piastre operatorie e l’attività di degenza, tenendo conto delle priorità da dare. Al momento, quindi, un quadro definito non c’è ancora. Ma la nostra prospettiva è presentare il piano in Conferenza metropolitana socio-sanitaria nell’arco, appunto, di una decina di giorni".

Tra i reparti che, attualmente, ospitano pazienti Covid e che dovrebbero tornare, pian piano, a svolgere la loro normale attività ci sono la Medicina del padiglione 2 che ha destinato 36 posti letto alle persone contagiate dal virus, poi la Geriatria al padiglione 21, l’altra Medicina del padiglione 25 e le divisioni delle Malattie infettive collocate nei padiglioni 6 e 25. Naturalmente anche l’ordine è tutto da stabilire in un piano che deve essere comunque concordato a livello territoriale.

CLINICHE PRIVATE PRONTE

Anche la sanità privata è pronta alla ripartenza, come conferma Averardo Orta, presidente Aiop: "I letti che abbiamo messo a disposizione del pubblico, che sono 300, restano a disposizione finché ci sarà bisogno, ma il problema delle liste d’attesa che si sono create a causa della pandemia deve essere affrontato quanto prima. Appena sarà possibile e pensiamo che questo possa avvenire circa alla metà del mese in corso, pensiamo di partire con la riconversione di quelle cliniche poli specialistiche chirurgiche che sono Villa Laura, la Casa di cura professor Nobili, gli Ospedali Riuniti (Villa Nigrisoli e Villa Regina, ndr) e Villa Erbosa del Gruppo San Donato. Tutte queste cliniche hanno messo a disposizione circa 150 posti letto Covid. Naturalmente la nostra speranza è che i contagi proseguano con la discesa, anche se i ricoveri decrescono più lentamente, con una forte differenza tra chi è vaccinato e chi non lo è. Chi non è vaccinato resta nei reparti di degenza, terapie intensive comprese, più a lungo a causa delle complicazioni maggiori".

NUOVI CONTAGI

A Bologna e provincia, quelli comunicati ieri da Ausl e Regione, erano 1.995, un dato in linea sostanzialmente con gli ultimi tre giorni. Resta sempre alto il numero delle vittime che, anche ieri, è stato di otto persone: sei donne, una di 54, una di 81, due di 89, una di 90 e una di 91 anni e due uomini di 77 e 79 anni. Mentre nelle terapie intensive ci sono 43 pazienti, tre in più rispetto al giorno prima. Tra i 1.995 nuovi casi di positività, 526 persone hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, mentre per 1.469 sono in corso le indagini epidemiologiche per capire dove sia avvenuto il contagio ed eventuali contatti, indagini svolte dal personale del Dipartimento di Salute pubblica dell’Ausl. Dei nuovi contagi registrati, 1.994 sono sporadici mentre un caso è inserito in un focolaio. Non ci sono infezioni provenienti da altre regioni italiani ma nemmeno da stati esteri.

Il bollettino di ieri in Emilia Romagna: dati e contagi  

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