Doppio femore rotto: "A 86 anni sono in piedi"

Il complesso intervento chirurgico è stato effettuato al Maggiore. Carla Franchi: "Voglio preparare i tortellini per i medici e gli infermieri".

Doppio femore rotto: "A 86 anni sono in piedi"

Doppio femore rotto: "A 86 anni sono in piedi"

Una doppia rottura del femore a 86 anni, ma grazie all’équipe del Maggiore che l’ha operata e al suo spirito a dir poco indomito, Carla Franchi, bolognese doc che vive in via Molino di Pescarola, non solo è già in piedi, ma sta già pensando di ringraziare medici e infermieri preparando loro i tortellini.

É la stessa Carla a raccontare che cosa è successo: "Sono inciampata scendendo dal letto di notte ma, sul momento, non mi sembrava di stare male e mi sono rimessa a letto. Poi quando ho tentato di alzarmi e stare diritta e non ce la facevo e sono ricaduta. Sono comunque riuscita a raggiungere, strisciando pian piano sul pavimento, il telefono e chiamare mia sorella che ha avvertito il 118. Pensi che il giorno prima ero alla guida della mia auto – afferma –. Temo che ora dovrò rinunciare". Alla domanda se nel momento della caduta, essendo sola, abbia avuto paura la riposta è netta: "Ma quale paura. Ho passato la guerra, io. Sotto i bombardamenti. Ed ho lavorato 40 anni nel calzaturificio Magli e non è facile nemmeno lavorare in fabbrica, mi creda. Comunque devo dire che per me è un miracolo tornare in piedi così in fretta – dichiara –. Questi medici hanno mani d’oro, non finirò mai di dire loro grazie per quello che hanno fatto. Spero gli piacciano i tortellini".

"È un evento piuttosto raro riscontrare negli anziani una frattura bilaterale del collo del femore con un’ulteriore frattura dell’omero", spiega Domenico Tigani, direttore dell’ortopedia del Maggiore. "Grazie al carattere, alla fiducia e alla massima collaborazione della signora e al lavoro di squadra tra ortopedici, anestesisti, geriatri, fisioterapisti e infermieri, oggi festeggiamo i primi passi della signora Carla", aggiungono Anna Maria Baietti, direttore del Dipartimento delle Chirurgie Specialistiche e Claudio Lazzari, direttore del Presidio ospedaliero. L’intervento è durata complessivamente sei ore: gli ortopedici hanno utilizzato una via di accesso chirurgica anteriore all’anca, tecnica in grado di ridurre al massimo i sanguinamenti, al fine di ottimizzare il recupero della paziente. La donna ha ricevuto la visita dell’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini: "Ho avuto il piacere di incontrare la signora Carla per portarle un saluto anche da parte dell’intera giunta. Grazie alla competenza dei professionisti sanitari potrà ora iniziare rapidamente un percorso di recupero e riprendere la vita normale".

Monica Raschi

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