L'albero caduto sulla gelateria (Schicchi)
Bologna, 29 luglio 2018 - "La Gelateria? La gelateria è diventata una schiacciatella». Parla con la forza dell’adrenalina e della disperazione Dino Testoni, titolare dell’Ottagono di via Massarenti. Ieri nel tardo pomeriggio, quando un uragano di grandine e vento si è abbattuto per dieci minuti che sono sembrati l’inferno su Bologna, Testoni era al lavoro nel chiosco. Erano circa le 19 e il gelataio ha sentito scricchiolare il legno. L’intuizione di un attimo gli ha salvato la vita.
Testoni, ma come sono andate le cose?
«Quando ha iniziato a piovere forte e tirare vento, ero solo all’interno della gelateria. Non potevo uscire, perché diluviava. Ho sentito il rumore del legno che si spezzava. E ho capito subito che era il pioppo che stava cadendo. Mi sono buttato a terra, sul pavimento. Ed è stata la mia fortuna... Sennò... Sennò finivo schiacciato, come è successo a tutto il chiosco».
Quell’albero era pericolante?
«Era pesantissimo di foglie e anziano. L’anno scorso, qui dietro, erano caduti altri due pioppi, tanto che avevo allertato sia il Comune che i Verdi, perché intervenissero, tagliandolo o almeno con una potatura seria. Perché le foglie, quando tira così tanto vento, diventano vele. E le radici, sotto l’asfalto, non hanno spazio per espandersi, così da tenere ancorato il fusto in maniera salda. Considerazioni ovvie. Invece, dopo diversi sopralluoghi, gli esperti hanno decretato che l’albero fosse sanissimo. Si è visto, si è visto proprio bene».
Chi l’ha soccorsa? Come ha fatto a uscire?
«Quando è finito tutto, ho capito che potevo uscire. Ma mi sono avvicinato alla porta ed era bloccata. Una ragazza, che da fuori ha visto il disastro, mi è venuta incontro e, insieme, siamo riusciti a forzare la porta e sono riuscito a uscire fuori. Poi sono arrivati i vigili del fuoco, che stanno lavorando per mettere in sicurezza».
È rimasto ferito?
«Sono solo molto agitato, è l’adrenalina adesso che mi dà la forza di parlare. Però la gelateria è distrutta, non c’è rimasto niente, tutto schiacciato. Se penso che anche io potevo fare la stessa fine. Se dal Comune qualcuno si azzarda a dire che non avevo avvertito...».
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