Gianni Cuperlo "A Bologna c’è un partito vitale Da qui può partire il riscatto Pd"

Doppio appuntamento per il candidato al Congresso dem: assemblea in Bolognina e poi la cena a Villa Torchi

Gianni Cuperlo domani in città  "A Bologna c’è un partito vitale  Da qui può partire il riscatto Pd"

Gianni Cuperlo domani in città "A Bologna c’è un partito vitale Da qui può partire il riscatto Pd"

Gianni Cuperlo, triestino, in terra bolognese è quasi un outsider. Unico candidato non emiliano al Congresso Pd, ci scherza su: "Per la verità a Bologna ho studiato... ma temo non faccia titolo per la residenza. Stefano Bonaccini, Elly Schlein e Paola De Micheli hanno profili diversi, ma sono dirigenti di valore con uno sguardo che si rivolge al Paese e all’Europa. Detto ciò, forse non è un caso che da questa regione vengano oggi le proposte che possono spingere per il riscatto del Pd dopo le sconfitte e i traumi di questi anni. È la conferma che almeno qui la sinistra non ha smesso di cercare strade meno battute...". E sotto le Due Torri, dove il Pd tiene nonostante tutto, l’ex presidente dem domani farà tappa per incontrare i suoi sostenitori.

Primo appuntamento, un’assemblea aperta alle 18 al Candilejas di via Bentini 20, presieduta dalla coordinatrice del comitato bolognese per Cuperlo, Simona Lembi, mentre alle 19.45 seguirà la cena con il candidato al Congresso dem a villa Torchi di via Colombarola 40. Ci saranno tante facce note dell’ex partitone, come lo storico sindaco di San Lazzaro, Aldo Bacchiocchi: "Cuperlo credo che ci farà capire che per ridare fiducia a quanti si sono allontanati dal Pd c’è bisogno dell’afflato della ‘politica’ e del pluralismo culturale nel senso più alto". In più, insiste: "C’è bisogno di una dedizione esclusiva per riqualificare il ‘partito’ nella società" e Cuperlo è la persona giusta, il sottotitolo. Sottoscrive Lembi, delegata del sindaco Matteo Lepore come responsabile del Piano per l’uguaglianza: "Abbiamo organizzato due appuntamenti popolari e aperti con Cuperlo. Lo facciamo perché vogliamo scommettere su un nuovo Pd. Gianni la chiama ‘Promessa Democratica’: riportare la società nelle istituzioni, costruire un’alternativa a questa destra partendo dal basso. E poi battersi per un partito che restituisca voce e potere anche a chi non siede nelle istituzioni, rivolgerci a chi è più svantaggiato, per contrastare le disuguaglianze crescenti".

Cuperlo, dalla sua, non nasconde le difficoltà del suo partito. Rifugge ipotesi di scissioni, allontana l’idea di cambiare nome al Pd aggiungendo la parola ’lavoro’, come suggerito da Matteo Lepore: "Capisco il suo spirito, ma al sostantivo “partito” e all’aggettivo “democratico” ero e resto affezionato".

Non manca qualche riferimento al Pd locale, guidato da Federica Mazzoni: "Nel tempo quel partito ho imparato a conoscerlo, apprezzarlo, ma soprattutto ho imparato a rispettarlo. È un partito vitale con un gruppo dirigente giovane e capace che ha da poco espresso un sindaco bravissimo. Mi aspetto una discussione serena e sincera dove ogni iscritto sceglierà consapevolmente quale proposta sostenere. Qualunque sarà l’esito ne uscirà un partito più solido", dice convintamente il deputato dem.

Intanto, pensando al dopo Letta, non nasconde che vorrebbe un segretario dedicato al partito (e punge Bonaccini su un eventuale "doppio incarico di governatore e leader dem") e primarie aperte solo per il candidato premier. Sottointeso, quindi, che, nei desiderata di Cuperlo, per la corsa alla segreteria Pd sia sufficiente il voto degli iscritti. Infine, una rapida risposta anche a chi tifa Schlein (ieri il comitato di Elly ha organizzato tavoli tematici al circolo della Bolognina) e a chi lo accusa di ostacolarla da sinistra: "Questo confronto non si deve leggere nella logica sportiva di chi avvantaggia oppure ostacola qualcuno", taglia corto il dem. Che, seppur si sia candidato per ultimo al Congresso, sta accrescendo i consensi.

Mazzoni e Lepore ancora non si sono schierati ufficialmente per nessuno dei contendenti, ma sono già diversi i volti noti che sostengono l’ex presidente del Pd. Tra gli altri, Gianni Sofri, ex presidente del consiglio comunale nel quinquennio di Sergio Cofferati, fratello di Adriano, il politologo Piero Ignazi e lo storico presidente del comitato di Piazza Verdi, Otello Ciavatti.

Rosalba Carbutti

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