FRANCESCO MORONI
Cronaca

Graffiti, pulizia a spese dei cittadini: "Almeno il Comune pensi al degrado"

Bologna, via Capo di Lucca: residenti pronti a pagare per coprire le scritte. Ma chiedono aiuto: "Qui ogni sera è il caos"

Le scritte comparse sul palazzo in via Capo di Lucca, in pieno centro storico a Bologna

Le scritte comparse sul palazzo in via Capo di Lucca, in pieno centro storico a Bologna

Bologna, 27 gennaio 2025 – Via le scritte inneggianti alla droga e altri murales che disturbano il decoro urbano. A preoccupare i residenti di via Capo di Lucca non è tanto la richiesta del Comune – che ha intimato "tempi brevissimi" – o il fatto che il costo sia a carico dei proprietari delle mura, come previsto dalla legge. Piuttosto, ciò che inquieta è la mancanza di azioni concrete da parte dell’amministrazione contro i bivacchi, gli schiamazzi, il degrado e la festa continua che avviene praticamente ogni notte in strada.

La sfida dei condomini

Insomma, i condomini sono disposti a pagare per rimuovere scritte deturpanti che sono lì ormai da anni, ma restano convinti che non servirà a nulla. "Il Comune qui non si è mai fatto vedere – sottolinea un residente, che preferisce restare anonimo – e ora ci chiede di tirare fuori soldi dalle tasche per pulire i muri. Posso anche capirlo, ma forse quello che non capisce la Giunta è che presto saremo punto e a capo. Sotto le nostre case, ogni sera, ci sono gruppi di persone che fanno quello che vogliono. Crediamo sarebbe meglio porre un freno a questo, piuttosto che bussare alla porta dei cittadini".

Una richiesta controversa

Tutto nasce a dicembre, quando i residenti si vedono recapitare una lettera da parte della polizia locale che chiede di cancellare parole legate alla droga e altre scritte. Il costo, concordato con l’amministratore del palazzo in questione per rifare la parete, si aggira intorno a 200 euro. "Ci sembra assurdo che il problema sia la facciata dell’edificio, piuttosto che quello che succede a due metri da noi", incalzano i destinatari della missiva.

"Parliamo di una situazione di degrado nota a tutti, che non è mai stata gestita – attaccano ancora da via Capo di Lucca –. Quelle scritte sono condannate a essere rifatte il giorno dopo, se non la notte stessa in cui verranno ripulite. E ci chiediamo a quanti bolognesi siano state recapitate lettere simili".

I residenti parlano di "una tassa sull’incuria altrui" e non mollano: "Di fronte al palazzo, poi, c’è il dipartimento di Scienze aziendali dell’Alma Mater: ogni weekend passano gli operatori di Global service a riverniciare i muri. Non solo: qualche tempo fa è apparsa quella che ci è sembrata una provocazione a tutti gli effetti, una sorta di ‘gioco dell’oca’ disegnato sullo stabile, che gli avventori hanno colorato con le bombolette spray. Era come un invito, siamo al ridicolo ormai".

Un caso che non lascia in pace i cittadini: "Noi pagheremo, ma forse sarebbe il caso che il Comune si attivi per risolvere, finalmente, un grosso problema di decoro pubblico".