Incidente in via Rigosa a Bologna, il ponte sarà abbattuto. Morto Diego Zemella

Due incidenti in un quarto d’ora: prima il danno al ponte, che sarà demolito, poi il 36enne in moto finisce nel fosso

Bologna, 1 marzo 2022 - Una giornata terribile e sciagurata, a tratti surreale, per il doppio incidente che ieri in via Rigosa ha visto scoppiare l’inferno tra le 12.30 e le 12.45. Prima la parziale caduta del cavalcavia per l’uscita autostradale di Borgo Panigale, provocata dall’urto del braccio di un escavatore autotrasportato e la struttura in cemento del ponte. E poi, a distanza di un quarto d’ora, la morte di un centauro 36enne finito nel fosso adiacente – a 200 metri dal primo incidente – probabilmente per schivare la coda che si era creata a causa del cavalcavia danneggiato (foto).

La moto di Diego Zemella, morto a 36 anni nell'incidente in via Rigosa
La moto di Diego Zemella, morto a 36 anni nell'incidente in via Rigosa

Un doppio incidente dalla doppia, grave, conseguenza. Da un lato la morte di Diego Zemella, 36enne di Anzola dell’Emilia, dall’altro la demolizione del ponte gravemente danneggiato, le cui operazioni inizieranno già oggi, con conseguente lunga chiusura del tratto di via Rigosa e dello svincolo autostradale per Borgo Panigale per gli interventi di ripristino.

Danni al cavalcavia in via Rigosa
Danni al cavalcavia in via Rigosa
 

Il primo incidente

Tutto è nato, secondo le ricostruzioni della polizia locale intervenuta per i doppi rilievi, da un errore di valutazione, quello del conducente, 37enne italiano, di un camion che ieri alle 12.30 percorreva via Rigosa in direzione rotonda Gasbarrini, mentre a bordo del proprio bilico trasportava un escavatore. Un escavatore dal braccio meccanico troppo lungo per passare indenne sotto al cavalcavia sopra cui transita lo svincolo di uscita Borgo Panigale dell’autostrada A14, per chi proviene dalla A1, che è stato immediatamente chiuso dopo l’impatto. Questa la dinamica documentata in un filmato presto rimbalzato di telefono in telefono, che riprende il braccio dell’escavatore urtare violentemente la ’pancia’ del cavalcavia, provocando una pioggia di calcinacci e danneggiando gravemente l’infrastruttura.

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Le prime conseguenze

L’urto violentissimo, che ha sventrato il bilico del tir oltre a rovesciare l’escavatore sull’asfalto assieme a calcinacci e polvere in gran quantità, ha così costretto l’intervento immediato in via Rigosa della polizia municipale, assieme al supporto dei carabinieri, vigili del fuoco e, sul tratto autostradale, della Polstrada. L’urto violentissimo, in cui il conducente del camion è rimasto miracolosamente illeso dalla frana di calcinacci, ha obbligato le forze dell’ordine a chiudere lo svincolo autostradale e anche il tratto di via Rigosa interessato, provocando così a cascata lunghe code in arrivo da Zola Predosa.

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Tragedia nella tragedia

Sarebbe potuto bastare, ma l’incidente sotto il cavalcavia ha portato per una matriosca di sfortunati eventi a un ulteriore incidente, a distanza di appena un quarto d’ora. Sono appunto le 12.45 circa quando un centauro, un uomo di 36 anni, a bordo di una motocicletta Honda di grossa cilindrata, sopraggiunge in via Rigosa. A questo punto, le prime ricostruzioni dicono di una perdita di controllo della moto, non è ancora chiaro se per una svista o per evitare l’impatto con i veicoli in coda. Una perdita di controllo fatale, che ha fatto terminare la corsa del centauro Diego Zemella nel fosso adiacente. Un urto violentissimo, che non ha lasciato scampo all’uomo alla guida della moto.

Incidente mortale in via Rigosa
Incidente mortale in via Rigosa

Sbandamento fatale

Il 36enne infatti è morto a seguito del colpo subìto nell’incidente. A nulla sono serviti i soccorsi dei sanitari del 118, precipitatisi in via Rigosa con un’ambulanza e un’auto medica. Il giovane è morto per lo sbandamento, avvenuto a neanche 300 metri di distanza da dove la polizia locale, incaricatasi anche di questi rilievi, stava già operando dopo il crollo parziale del fondo del cavalcavia.

Cambia la viabilità

Un crollo irreversibile, tanto da costringere a operare già da oggi l’intervento di demolizione del ponte e quindi una lunga chiusura stimata per ora di tre mesi, sia del tratto di via Rigosa compreso tra via San Sebastiano e la rotonda Gasbarrini, sia dello svincolo di Borgo Panigale. Per i veicoli provenienti da via Mincio è disposto l’obbligo a destra su via Rigosa, da via Cavalieri Ducati obbligo a sinistra, per i mezzi pesanti in arrivo da Zola Predosa sulla via Rigosa invece obbligo a destra su via Masetti. Infine, l’accesso sarà consentito in contromano solo per i residenti. Una mazzata alla viabilità della zona, che già nell’agosto del 2018 venne flagellata dal crollo della tangenziale dopo lo scoppio della cisterna di Gpl.

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