Insulti e stalking alla ex moglie a Bologna, condannato imprenditore

Respinto il ricorso in Cassazione di un imprenditore di 40 anni

Bologna, 28 ottobre 2022 - Condannato a due anni e due mesi per maltrattamenti, stalking e lesioni alla ex moglie, dopo tre gradi di giudizio. È definitiva la condanna nei confronti di D.M., bolognese di 40 anni: la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’imputato e confermato la condanna inflitta in abbreviato dall’imprenditore assistito dall’avvocato Fausto Bruzzese, sentenza poi confermata in appello. L’uomo rispondeva di aver sottoposto la donna – difesa dall’avvocato Chiara Rinaldi – a violenza verbale, psicologica e fisica, anche davanti ai figli minorenni della coppia, fino a maggio 2017, quando i due si separarono: in particolare, l’avrebbe a più riprese insultata e pure schiaffeggiata.

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La cassazione ha respinto il ricorso del 40enne (foto d'archivio)
La cassazione ha respinto il ricorso del 40enne (foto d'archivio)

Vessazioni che non si sono però concluse con la separazione: dal 2019 in poi, l’uomo ha continuato a telefonare e scrivere messaggi di insulti e minacce (anche di morte) alla ex, arrivando a presentarsi sotto casa sua a tutte le ore pretendendo di vedere i figli, oltre a presentarsi all’improvviso nei posti che sapeva essere frequentati dalla donna. Non solo: in un’occasione l’avrebbe strattonata lungo le scale, rischiando di farla cadere e provocandole uno stiramento alla spalla

Per tutti questi motivi nei confronti dell’uomo era stato disposto il divieto di avvicinamento: misura peraltro tuttora in vigore, per un altro procedimento inerente a fatti successivi, ma legati alla stessa vicenda. Le sentenze hanno ricostruito un’escalation di vessazioni e umiliazioni e una "irrazionale e aggressiva possessività ‘padronale’ dell’imputato verso la moglie" come scritto dai giudici della Corte di Appello bolognese, che hanno ritenuto attendibili le dichiarazioni della donna. Le indagini, coordinate dalla locale Procura, sono state portate avanti dalla polizia. 

"Al momento giustizia è stata fatta – commenta l’avvocato Rinaldi, che difenda la vittima –. La mia assistita è estremamente soddisfatta, questo calvario è durato anni e speriamo che dopo questa sentenza definitiva altre donne nella stessa situazione trovino il coraggio di intraprendere il suo percorso".

 

 

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