La Liberazione raccontata dagli archivi della storia

Le ricerche dell’istituto Parri, nel podcast l’intervista ad Andrea Zoccheddu

La storia della resistenza a Bologna nel podcast 'Il Resto di Bologna'

La storia della resistenza a Bologna nel podcast 'Il Resto di Bologna'

Bologna, 24 aprile 2024 – Documenti e foto, schede anagrafiche e persino un metallo: anche così si può raccontare una storia. E anche così si può raccontare la storia della Resistenza a Bologna negli anni dal 1943 al 1945. E’ quello che da sempre fa l’istituto Parri, il principale ente che sotto le Due Torri studia e divulga la storia della lotta di Liberazione. E per farlo utilizza alcuni fondi archivistici dai nomi magari complicati o poco chiari a un primo ascolto, ma fondamentali per tramandare quello che già si conosce e per scoprire quello che (ancora) non si sa.

Come il Cumer, acronimo che sta per Comando unico militare Emilia-Romagna, la cui documentazione prodotta durante il periodo bellico fu conservata nella residenza del partigiano Mario Giovannini in una casa cantoniera in via di Corticella, più precisamente nell’orto, dove tutte le carte rimasero sepolte fino alla liberazione della città del 21 aprile 1945.

O come il fondo dell’operazione radium, una storia incredibile che unisce i fascisti, i partigiani e le stanze dell’ospedale Sant’Orsola e il fondo fotografico di Vittorio Vialli, 400 fotografie che raccontano la storia troppo spesso dimenticata degli Internati militari italiani.

Di questo parleremo oggi nella puntata del Resto di Bologna - disponibile su Spotify, Apple e Google podcast e sul nostro sito Internet - con il ricercatore dell’istituto Parri Andrea Zoccheddu.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro