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Cronaca

La Madonna e la maratona del Rosario

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Ernesto Vecchi

Sabato 8 maggio, la Madonna di San Luca uscirà dal Santuario senza processione – il virus è sempre in agguato – e giungerà alle 18 in cattedrale. Sono più di otto secoli che, dal colle della Guardia, la Madonna veglia sulle nostre case e, da oltre cinque secoli, ogni anno, scende in città come garanzia di sicura speranza e consolazione per tutti. L’icona che veneriamo rappresenta Maria nell’atteggiamento della ’Odighitria’ – come dicono i bizantini – cioè di colei che indica la via, in ogni circostanza triste o lieta della vita: tutto si riflette su questa immagine dolce e austera. Per questo la Madonna di San Luca è divenuta "il segno della nostra difesa e del nostro onore" ed è parte integrante dell’identità civica e culturale petroniana.

Oggi 1° maggio, Festa del lavoro, la Chiesa celebra San Giuseppe lavoratore, il padre putativo di Gesù. Ma il 1° maggio apre anche il mese mariano, durante il quale Papa Francesco ha promosso la ’maratona’ del Rosario per invocare la fine della pandemia. Trenta santuari scelti nel mondo, a turno, ogni giorno del mese di maggio, guideranno la preghiera mariana. L’intento è quello di assicurare una preghiera continua e planetaria, che sale da tutta la Chiesa, per intercessione della Vergine Maria. Il teologo Vito Mancuso boccia l’iniziativa e dice: "Mercanteggiare con Dio è qualcosa di spiazzante, perché discorde con la libera spiritualità contemporanea". Per alcuni membri delle religioni riformate ciò che fa problema è il Rosario, considerato ironicamente come una ’specialità della casa’ cattolica. In realtà, Giovanni Paolo II nella lettera apostolica ’Rosarium Virginis Mariae’ ha scritto: "Il Rosario, pur caratterizzato dalla fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico". Si recita il Rosario non per costringere Dio a darci retta, ma per proiettare nella nostra coscienza le 20 ’slide’ sui misteri di Cristo. Lucio Dalla non approverebbe la tesi dell’amico Mancuso, mentre gioirebbe per la caduta della ’dottrina Mitterand’!

*Vescovo ausiliare emerito