PIERFRANCESCO PACODA
Cronaca

"La nostra sfida sulla ’Musica leggerissima’"

La bolognese 42 Records dietro al brano rivelazione di Sanremo. Giacomo Fiorenza: "Abbiamo capito subito le sue potenzialità"

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di Pierfrancesco Pacoda

Dal rock più sperimentale di un gruppo simbolo della cultura musicale degli anni ’90 come i Massimo Volume, al pop delle inquietudini giovanili dei Cani, passando per la raffinatissima scrittura di un cantautore come Andrea Laszlo De Simone, del quale si è perdutamente innamorato il pubblico francese, sino al successo sanremese con la Musica leggerissima di Colapesce e Dimartino. Esperienze molto diverse, nate grazie al lavoro di una etichetta indipendente bolognese, la 42 Records di Giacomo Fiorenza e Emiliano Colasanti, ospite dell’appuntamento di oggi (ore 18) della rassegna Come funziona una etichetta indipendente?, trasmessa in diretta dagli studi Fonoprint (obbligatoria l’iscrizione a questo link http:bit.ly3os2QNs )

Fiorenza, la vostra etichetta attraversa i diversi linguaggi sonori, dalla ricerca al pop. Cosa unisce produzioni così diverse?

"Non esiste un suono capace di definire la 42 Records, le nostre scelte artistiche sono sempre frutto di passioni personali, ascolti casuali, a volte suggerimenti di altri musicisti. Spesso si tratta di lavori che hanno bisogno del loro tempo per sedimentarsi. Come il disco di Andrea Laszlo De Simone. Era stato registrato nel nostro studio, ma era rimasto lì, sarebbe potuto finire nel dimenticatoi o uscire per un’altra etichetta. Poi è tornato alle nostre orecchie e ci siamo accorti di quanto fosse un lavoro importante. E lo abbiamo pubblicato".

È successo così anche con una band ‘storica’, come i Massimo Volume?

"I Massimo Volume sono una band che amavamo moltissimo, uno di quei gruppi che hanno accompagnato la mia crescita come ascoltatore e con il quale identifico l’incredibile vivacità della scena musicale bolognese degli anni ’90. Ho anche collaborato come musicista con alcuni di loro e pubblicare un loro disco è stato, sin dagli esordi dell’etichetta, un obiettivo. Abbiamo aspettato 10 anni e quando Emidio Clementi ci ha fatto ascoltare Il nuotatore, album del loro ritorno in attività, gli abbiamo subito chiesto di realizzarlo con noi".

Parlava della scena musicale bolognese...

"Bologna è oggi la città perfetta per il lavoro di una etichetta discografica indipendente. È aperta, ricca di occasioni, piena di musica di ogni genere, con un continuo ricambio dovuto all’Università. È l’atmosfera intrisa di creatività che la rende un luogo dove l’imprenditoria musicale può svilupparsi con successo".

Un successo che per voi ha il nome di ’Musica leggerissima’, il brano di Colapesce e Dimartino che ha trionfato a Sanremo.

"Sapevamo che i due, che hanno accumulato una grande esperienza negli ultimi anni come autori di testi per artisti come Emma, Ramazzotti e Levante, avevano scritto la canzone che poteva conquistare anche il pubblico di Sanremo. Amadeus, al quale era piaciuta moltissimo, li ha voluti all’Ariston ed è avvenuto l’inimmaginabile. Disco di platino in pochi giorni, primo posto nelle programmazioni radiofoniche. Ma, ed è quello che per noi e per loro più conta, il disco della loro collaborazione, I mortali, che era uscito lo scorso anno in piena pandemia e non aveva avuto risultati significativi, è stato ristampato con dentro anche Musica leggerissima, un inedito e un brano dove reinterpretano insieme in acustico le canzoni più belle delle rispettive carriere soliste. È entrato ed è stabilmente ai vertici delle classifiche di vendita. Sanremo è stata l’occasione per portare la musica della 42 Records a una platea impensabile sino a poche settimane fa".

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