L’appello dei volontari di Angsa: "Servono fondi per l’autismo"

L’associazione riunisce trecento famiglie . La presidente Corona: . "Crescita preoccupante"

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Hanno colorato di blu tante piazze, compresa quella di Bologna, e grazie al loro impegno la consapevolezza della dimensione del fenomeno dell’autismo sta crescendo tra famiglie ed istituzioni. In questi giorni i volontari di Angsa: l’associazione che riunisce i genitori con figli autistici, sta facendo tappa in tanti piccoli e grandi centri del bolognese, a cominciare dalle ‘città blu’: Zola e Granarolo. E poi a Casalecchio, dove da poche settimane hanno ottenuto uno spazio nella vetrina che la Dolce Lucia, la pasticceria di Arisbar in via Marconi, ha messo a disposizione delle onlus e delle associazioni impegnate nel sociale. A Pieve del Pino (Sasso Marconi) da due anni ha aperto la prima residenza a disposizione dei progetti educativi che spaziano dalla cucina alla ceramica. Poco dopo ha aperto la sede al quartiere Barca.

In prima linea c’è Marialba Corona, da sette anni presidente di Angsa Bologna che fra città e provincia riunisce oltre 300 famiglie che hanno lo stesso problema: una patologia che si manifesta con intensità, evoluzione e varianti assolutamente originali, la cui diagnosi, nelle varie intensità, sta crescendo ad un tasso annuo vicino al cento per cento. Erano 300 le diagnosi nel territorio dell’Azienda Usl due anni fa. E oggi, due anni dopo, sono quasi 900. "Nella nostra azione ci affiancano anche Lions e Rotary, abbiamo vinto il bando Coop, ma per garantire la continuità educativa siamo sempre alla ricerca di sostenitori, che anche con piccole donazioni, ma costanti, ci possano permettere di seguire il ritmo delle richieste crescenti", dice la presidente.

g. m.

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