ZOE PEDERZINI
Cronaca

L’autosalone fantasma incassa i soldi e sparisce. Trenta clienti truffati

Finta concessionaria aperta e chiusa nell’arco di un paio di mesi con vetture in esposizione, impiegati, venditori e portachiavi con il logo.

L’autosalone fantasma incassa i soldi e sparisce. Trenta clienti truffati

L’autosalone fantasma incassa i soldi e sparisce. Trenta clienti truffati

Bologna, 4 maggio 2024 – Mega truffa a Baricella ai danni di una trentina di persone. Il bottino potrebbe aggirarsi attorno al mezzo milione di euro.

A ordire l’accurato inganno alcuni ignoti sulle cui tracce ci sono ora i carabinieri della Compagnia di Molinella e gli agenti della Polizia locale di Baricella, a cui i truffati si sono rivolti per presentare le denunce. Tutto è iniziato alcuni mesi fa, all’incirca all’inizio del 2024, quando, in un capannone di via Bianchetta 19/9, a Baricella, è approdata una nuova attività commerciale: la sedicente Exclusive Car Rent Spa, come si legge ancora in quel poco che è rimasto del concessionario, ovvero la piccola insegna fuori dall’area commerciale.

A prima vista si trattava di un concessionario di acquisto e noleggio automobili in piena regola con uffici e macchine in bella vista, perlopiù Alfa Romeo e Yaris. La fantomatica concessionaria si presentava bene, con tanto di portachiavi per l’auto con il logo, venditori gentili e disponibili che hanno sparso in giro biglietti da visita. Nulla avrebbe fatto pensare che si trattasse di una bolla pronta a esplodere e volatilizzarsi. La Exclusive ha, quindi, iniziato a ricevere telefonate dai primi clienti. Alcuni avevano notato la nuova attività passando in zona, altri ne erano venuti a conoscenza tramite il passaparola e altri ancora avevano visto annunci delle loro macchine, in vendita o a noleggio, su un noto e rinomato sito di compravendite automobilistiche. Dopo il primo contatto con il potenziale cliente il modus operandi dei truffatori è stato sempre lo stesso, stando a quanto raccontato dalle vittime alle forze dell’ordine.

Come funzionava

Il soggetto interessato alla vettura veniva chiamato in concessionario e accolto da un sedicente e sorridente venditore. Questo faceva vedere e provare la macchina a cui il cliente era interessato, rendendo, dunque, ancor più difficile pensare che si trattasse di una truffa.

Le macchine erano lì, tangibili, come gli impiegati dell’attività. Se il cliente, dopo la prova, si diceva interessato iniziava la parte burocratica: al truffato venivano chieste le generalità e, poi, veniva chiesto un acconto, da versare con bonifico bancario, comune a tutti i malcapitati. C’è chi ha versato una parte consistente della somma come anticipo, anche diecimila euro, e chi ha subito versato tutta la cifra pattuita per acquistare la macchina.

"Adesso vi avviseremo noi quando sarà il momento di venire a ritirarla": era questa la frase di rito rivolta a chi pensava che di lì a poco sarebbe potuto andare a prendere la vettura nuova fiammante. Neanche due settimane dopo, però, quando i vari clienti avrebbero dovuto ritirare il mezzo, della Exclusive non c’era più alcuna traccia. Nessuno nel capannone, le macchine sparite e con queste anche tutti i soldi già versati dai circa trenta cittadini caduti nella rete dei truffatori.

Da qui, scoperto l’inganno, sono iniziate a partire le denunce, in parte arrivate ai carabinieri e in parte alla Polizia locale. Le forze dell’ordine stanno, dunque, svolgendo due indagini parallele, con l’obiettivo di rintracciare i truffatori. Quel che è certo è che si tratta, stando agli inquirenti, di un raggiro ben ordito e organizzato nei minimi dettagli.

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