GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

No a Bologna 30: la protesta in Comune fa rumore

Tra i manifestanti anche alcuni operatori del 118: “I disagi per i malati sono un fatto che il sindaco non può negare”

Bologna, 19 gennaio 2024 – “L’imposizione provoca reazione”. E così la manifestazione “Una Bologna che cambia” ha riunito stasera un centinaio di cittadini a palazzo d’Accursio (video).

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La protesta contro Bologna 30 in Comune (foto Schicchi)
La protesta contro Bologna 30 in Comune (foto Schicchi)

Un’altra protesta che va ad aggiungersi a quelle di questi giorni e aumenta il dibattito locale e nazionale sul Bologna 30. Una diatriba che ha coinvolto anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

L’obiettivo dei partecipanti è chiaro: “togliere la zona 30” e, come dicono, “mandare a casa il sindaco Lepore”. Dopo che non è stato dato il permesso per continuare la manifestazione nel cortile di palazzo d'Accursio, dalla piazza hanno chiamato il sindaco a gran voce, usando fischietti e cartelli contro il primo cittadino. E c’è anche chi sostiene di avere scorto Lepore affacciarsi per un momento dalla finestra.

Tra i manifestanti anche alcuni operatori del 118: “Siamo delusi dall’imposizione del sindaco. L’ambulanza opera per il bene dei cittadini, non ci si può permettere che girino ai 30 all’ora. Noi salviamo vite umane”. E – aggiungono – “Lepore abbia l’umiltà di fare un passo indietro. Lunedì scorso un’ambulanza dal Navile ci ha messo 1 ora e 15 per arrivare al Maggiore. I fatti sono che c’è una situazione di disagio. A Bologna svolgiamo 600-700 trasporti sanitari al giorno: sono persone che devono essere curate e invece vanno ai 30 all’ora”.

Martedì non sono iniziate solo le multe, ma anche cortei e proteste che hanno attraversato la città bloccando il traffico. Oltre alle opposizioni hanno aderito i no-tram, la lista Battistini, la Democrazia Cristiana e alcuni tassisti, che hanno parcheggiato i loro mezzi in piazza Maggiore. Ma in piazza – nonostante il freddo, il vento e la pioggia – ci sono anche tanti cittadini.

Sotto al diluvio, in piazza Maggiore, si consuma anche la riunione del centrodestra. “In piazza contro questa misura e contro un sindaco che nega ai cittadini la possibilità di dire la loro e decidere”, parlano in coro il segretario cittadino della Lega Cristiano Di Martino e il capogruppo in Consiglio Comunale Matteo Di Benedetto.

I due leghisti attaccano “Lepore e il Pd”, accusandoli di “aver cominciato a fare cassa a spese dei cittadini con la città 30, un cambiamento strutturale della viabilità di Bologna e, per questo, a nostro avviso, era ed è necessario che siano i bolognesi a decidere”.