"Noi, schierate con Yoox Sciopero Cobas sbagliato"

Alcune lavoratrici sono dalla parte dell’azienda: "Sapevamo i nuovi orari. Il cambiamento è dovuto al decreto del governo in chiave anti-contagi"

di Francesco Zuppiroli

Schierati dalla parte di Yoox. Alle proteste dei Cobas, andate in scena all’Interporto durante lo scorso 25 novembre, primo e nove dicembre, quando agli scioperi indetti dalla Confederazione dei Comitati di Base si erano uniti una decina di dipendenti delle imprese appaltatrici Yoox, Lis Group e MMP, rispondono colleghi e colleghe con forti smentite. L’oggetto del contendere sono le lamentele degli scioperanti sul passaggio dal turno unico diurno ai due turni dalle 6 alle 14 o dalle 14 alle 22 per i dipendenti Lis, che dopo la liquidazione coatta di Mr Job – precedente appaltatrice del gruppo – sono passati in Yoox da gennaio di quest’anno. "I Cobas e alcuni nostri colleghi affermano che questo tipo di cambiamento non tuteli il tempo di vita delle mamme e addirittura che sia stato imposto senza margini di flessibilità. È falso – così Giulia Bagiolari, di Lis Group –. Dopo l’appalto Yoox a gennaio, ci era stata comunicato questo cambiamento con sei mesi di anticipo rispetto all’inizio del nuovo orario a giugno. La variazione è poi solo stata anticipata a metà maggio per motivi di sicurezza legata al Covid e il tutto è stato gestito nella massima flessibilità, garantendo un extra turno centrale provvisorio per le mamme e persone che ne avessero necessità – continua Giulia –. Il recente congelamento dei turni e l’eliminazione di quello centrale sono conseguenze del Dpcm, non scelte dell’azienda. Come così è per la rimodulazione delle pause lavorative, che risentono degli ingressi e uscite scaglionate".

Dalle file Cobas verso Yoox era poi stata avanzata un’accusa di razzismo nei confronti di alcuni dipendenti. "Lavoro in MMP dal 2006 e mai ho assistito ad atti di razzismo nei confronti dei dipendenti – spiega Nataliya Kozak –". Da qui fino alla programmazione a lungo termine e la gestione di Cig e sicurezza sul lavoro, anche Patrizia Nacchia, sempre di MMP, concorda: "Lavoro al blocco 15-1, proprio dove la protesta dei Cobas ha causato non pochi disagi. Non come i presunti disagi che lamenta chi protesta sui tempi della Cig, anticipata dall’azienda dando prima l’opportunità ai lavoratori di andare in ferie anziché ricorrere all’ammortizzatore sociale".

"I disagi denunciati dai Cobas riguardo invece riduzione delle pause lavorative e rigidità nella gestione dei tempi, si riferiscono solo all’adeguamento obbligato a cui anche Yoox deve sottostare per garantire le norme di sicurezza previste – conclude Rosalba Fusco, rls Yoox –. L’azienda ha persino previsto i tamponi settimanali per i dipendenti diretti".

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