ANDREA BONZI
Cronaca

Nomisma, Marchesini al timone "Ecco le priorità per la crescita"

Il neopresidente sullo sviluppo economico dell’Emilia-Romagna: "Abbiamo aziende eccellenti"

Nomisma, Marchesini al timone  "Ecco le priorità per la crescita"

Nomisma, Marchesini al timone "Ecco le priorità per la crescita"

di Andrea Bonzi

Agevolare l’accesso a un alloggio, soprattutto per le giovani coppie e i lavoratori. Attirare l’immigrazione qualificata da altri Paesi. Cooperare tutti insieme con l’obiettivo di una maggiore compatibilità ambientale. Tre linee di azione individuate da Maurizio Marchesini, neo presidente di Nomisma, per disegnare il futuro dell’economia e della crescita della nostra regione. Un domani in cui l’industriale, che è anche presidente del Marchesini Group ed è stato ex numero uno di Confindustria regionale, ha un’estrema fiducia. "Non potrebbe essere altrimenti – dice -. Giro le fabbriche e le realtà emiliano-romagnole, abbiamo delle aziende incredibili, oltre a eccellenti centri di formazione e a un territorio accogliente".

Presidente Marchesini, come vede il futuro di Nomisma?

"Intendo mantenere le posizioni di autorevolezza che abbiamo nei campi di cui ci occupiamo, ma anche allargare lo sguardo sempre più alle esigenze delle imprese e al mondo industriale che io rappresento".

Può farci un esempio?

"L’ambiente è un tema fondamentale, in questo mondo mutato dalla pandemia e dalla guerra. Abbiamo ottenuto la collaborazione di Luca Bonaccorsi, esperto di mercati e ambientalista convinto. Bonaccorsi è membro del gruppo esperti della Commissione per scrivere le regole del nuovo bilancio di sostenibilità. Oggi l’aspetto Esg è fondamentale in ogni azienda, il nostro compito è fornire servizi indispensabili in un mondo in cambiamento".

L’Emilia-Romagna si è ripresa bene dall’uno-due pandemia e guerra in Ucraina. Ma quali sono i principali ostacoli per gli imprenditori, oggi, nel nostro territorio?

"Essendo molto portati all’export, ci siamo ripresi bene. Le nostre problematiche sono quelle dell’Italia intera. La crescita demografica e la denatalità, un problema sociale ed economico, visto che le nuove generazioni dovranno anche pagare le pensioni a quelle precedenti. In questo senso, l’immigrazione controllata e qualificata è necessaria. E poi la difficoltà delle imprese a trovare personale, in particolare mancano molti ingegneri. E, ancora, l’inflazione e i tassi, che innalzandosi frenano gli investimenti. Ma non sono pessimista, ci difendiamo bene".

Ecco, l’inflazione. Un bel macigno per i consumi delle famiglie...

"Non torneremo a inflazione zero, ma credo che presto sarà riportata a valori sotto controllo. E l’aumento dei salari, nei fatti, si sta già verificando: non si deve però innescare una rincorsa che, alla fine, colpisce tutti".

Soprattutto a Bologna c’è un tema stringente, anche per le aziende: la difficoltà di trovare casa. Con le vostre ricerche l’avete monitorato spesso. Come si affronta?

"Questa difficoltà di trovare un alloggio a prezzi calmierati rappresenta anche un limite alla crescita di imprese e città: le opportunità per attrarre, con il Centro di supercalcolo e l’università non mancano. Sappiamo che l’amministrazione ha un piano, ma occorre un grande coordinamento con i privati e la città metropolitana. Così per le infrastrutture: le merci e le persone devono potersi muovere. Molto si sta facendo, ma bisogna accelerare".

E poi ci sono i cambiamenti climatici, come si vede in questi giorni di esondazioni...

"È un segnale a cooperare per una maggiore compatibilità ambientale. Il cambiamento verso la sostenibilità va attuato, reso sostenibile certo perché non possiamo ’desertificare’ le imprese, ma bisogna lavorarci. In questo senso, il Centro di supercalcolo è interessante: con la realizzazione dei gemelli digitali delle città si possono predire gli effetti sul traffico della pioggia, limitando l’inquinamento e gli ingorghi".

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