MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Omicidio Fallou, la madre del 16enne: “Bader come lui e tanti altri, serve ascolto”

Martedì un torneo sportivo in ricordo del ragazzo accoltellato al cuore in via Piave lo scorso 4 settembre. Il papà ha ringraziato "tutta Bologna, perché senza l'appoggio, l'affetto e la vicinanza di tutti quello che è accaduto sarebbe stato molto più doloroso”

Serin Fallou Sall, 16 anni, è stato ucciso con una coltellata al petto

Serin Fallou Sall, 16 anni, è stato ucciso con una coltellata al petto

Bologna, 3 giugno 2025 - Un torneo di calcio in ricordo di Fallou. Domani il Centro sportivo Barca, nel cuore del quartiere Borgo Panigale-Reno, accoglie giovanissimi e giovanissime, studenti e studentesse, per un momento di comunità e aggregazione nel segno dello sport, in memoria di Fallou Sall, il sedicenne accoltellato al cuore in via Piave lo scorso 4 settembre da un coetaneo, accusato di omicidio. Una perdita che ha scosso e continua a scuotere la famiglia, con papà Mao e mamma Danila in prima fila a parlare, in questi mesi, nelle scuole con i nostri ragazzi, la comunità scolastica e gli amici, tantissimi, di Fallou. E per coltivare il ricordo, domani si darà vita a una festa che promuove il valore dello sport e della musica. L'iniziativa occupa gli spazi di via Sanzio 8 per tutta la mattinata (8.45-13) ed è un torneo nato da un lavoro di coprogettazione con alcuni studenti dell'Istituto Belluzzi - Fioravanti, scuola di Fallou. Che sarà ricordato non solo attraverso i valori del calcio, tra gli sport preferiti del sedicenne che giocava a football americano, ma anche con il potere della musica: è stata infatti scritta una canzone per lui. Domani anche i genitori di Fallou saluteranno i ragazzi. 

Eddine Bader Essefi, ucciso da due uomini a 19 anni alla Barca, è un altro giovane deceduto "per motivi veramente banali", dice la mamma di Fallu Corenzi. Bader "è uno di tanti altri e anche Fallou è uno dei tanti nomi. Per motivi banali, come pestare una scarpa di un altro o guardare in una maniera che si possa fraintendere, scatta questa rabbia incontrollata. È il sintomo di qualcosa che non va, sulla quale siamo tenuti ad indagare e sulla quale riflettere, per riuscire a circoscriverla. E questo lo si può fare solo attraverso un ascolto attento”. 

Sono delle "sconfitte, quando accadono questi tragici eventi". 

Papà Mao ringrazia "tutta Bologna, perché senza l'appoggio, l'affetto e la vicinanza di tutti quello che è accaduto sarebbe stato molto più doloroso. Quello che ci è successo non lo auguriamo a nessun genitore - aggiunge -, perché nessun genitore merita la tragedia che ci è successa. Vogliamo ringraziare tutti coloro che organizzano iniziative per aiutare i ragazzi a vivere una vita migliore, più sana e più giusta e noi ci siamo". Il progetto di domani è realizzato dal Belluzzi in collaborazione con il Comune: il percorso ha visto protagonista il dottore Stefano Costa, responsabile dell'Uosd Psichiatria e Psicoterapia Età evolutivsa dell'Azienda Usl, e seguito dagli educatori della cooperativa Open Group, che hanno aiutato gli studenti nella realizzazione di alcuni striscioni che verranno esposti domani. "Il percorso parte dopo l'occupazione dello scorso anno - riflette il dirigente scolastico Vincenzo Manganaro -, quindi abbiamo ragionato con il Comune sulla possibilità di organizzare qualcosa in cittadinanza attiva con i nostri ragazzi. Fallou era uno di loro. La sua perdita si è incrociato con il progetto di Legalità scelto con il Comune, arricchendolo di contenuti. La festa di domani è importante: la perdita di un compagno è una ferita importante. Abbiamo lavorato molto e grazie agli esperti di Comune e Open Group pensiamo di aver fatto un passo in avanti nel dialogo educativo". L'iniziativa si colloca nel progetto più ampio di Educazione alla Legalità democratica e contrasto alle mafie. "Questa tragedia ha lasciato il segno - commenta l'assessore alla Scuola Daniele Ara -. Ringrazio i genitori di Fallou per il loro impegno nel cercare di trasferire questo dolore in qualcosa di importante per la città. I nostri ragazzi stanno vivendo un'epoca complicata". Per la presidente del Borgo Panigale-Reno Elena Gaggioli, l'appuntamento di domani è "un modo semplice e poco retorico, ma ricco di significato per ricordare - chiude -. Dobbiamo spiegare che legalità e rispetto delle norme sono la salvaguardia delle persone più fragili".