Bologna, ragazzina rapinata al Pilastro. Era una messinscena

D'accordo con il suo aggressore aveva orchestrato il tutto. Entrambi sono stati denunciati per procurato allarme e simulazione di reato

Gli agenti della Squadra mobile hanno rintracciato il presunto rapinatore

Gli agenti della Squadra mobile hanno rintracciato il presunto rapinatore

Bologna, 22 gennaio 2020 - Era tutto finto. Il caso della rapina ai danni di una 15enne al Pilastro, un paio di giorni fa, era una messa in scena orchestrata dall'adolescente assieme a un amico (il presunto rapinatore), un diciannovenne di origini russe. 

Lo hanno scoperto ieri sera gli agenti della Squadra mobile, che hanno individuato il giovane mentre si trovava in una pizzeria della provincia con la fidanzata: lo avevano rintracciato grazie a un'app di positioning del telefonino rubato alla ragazzina.

Ma messo alle strette il 19enne ha raccontato una versione differente: mostrando anche alcuni video in cui facevano le prove, ha raccontato di come lui e la ragazzina si fossero accordati per simulare la rapina, cosicché lui potesse prendere il cellulare di lei, che voleva, e lei avesse una giustificazione da dare a casa per averglielo ceduto. Nei video mostrati alla polizia, i due mettono in scena la rapina e il ragazzo colpisce al volto la ragazza  (che infatti aveva riportato una ferita). Entrambi sono stati denunciati per procurato allarme e simulazione di reato.

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