Rave abusivo Denunciati 19 giovani

Indagati i partecipanti all’evento dell’11 luglio. La festa fu bloccata dall’arrivo dei carabinieri

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Pensavano di arrivare al parco eolico ai Casoni di Monterenzio e ballare, senza sosta, per giorni e nottate intere partecipando a un rave abusivo, l’ennesimo che si sarebbe dovuto tenere in questa località.

Così però non è stato, l’11 luglio scorso. Perché ad aspettare quest’orda di giovani e a prevenire l’inizio della festa illegale c’erano varie pattuglie dei carabinieri della Compagnia di San Lazzaro, a partire da quella della locale stazione di Monterenzio.

I militari aspettavano i partecipanti al ’varco’ all’accesso del parco eolico grazie alla segnalazione di alcuni residenti che, vedendo molte auto e furgoncini parcheggiare, e visto che era già successo, non si sono fatti abbindolare e hanno subito avvisato le forze dell’ordine.

I militari dell’Arma ora hanno identificato e denunciato diciannove persone, di età compresa fra i 20 e i 35 anni, per occupazione abusiva di terreni. Si tratta di uomini e donne provenienti sia da Bologna che da varie altre zone del centro Nord (Reggio Emilia, Ravenna, Rovigo, Trento e Padova).

Denunciato sia per occupazione abusiva di terreni che per l’organizzazione del rave abusivo un 35enne proveniente dalla provincia di Forlì Cesena.

Sul posto, poi, durante l’identificazione si è creato un certo caos, con una giovane che non voleva rilasciare le sue generalità ed ha iniziato ha insultare e aggredire verbalmente.

La ragazza, che arrivava da fuori Bologna, è stata denunciata anche per oltraggio a pubblico ufficiale.

Il precedente. Il parco eolico in frazione Casoni, a Monterenzio, è già stato scelto altre volte per ritrovi abusivi di giovani. L’ultimo episodio, prima di quello dell’11 luglio che ha portato a queste denunce, si era verificato a febbraio scorso. I carabinieri avevano interrotto un rave party al quale stavano partecipando circa 300 persone.

L’episodio era avvenuto alle prime luci dell’alba di domenica 20 febbraio. Anche in quel caso l’intervento dei militari era seguito a una segnalazione dei residenti che, sentendo per ore e ore musica e urla incessanti, si erano insospettiti.

Gran parte dei partecipanti, poi denunciati per invasione di terreni dai carabinieri di San Lazzaro, avevano ricevuto anche sanzioni per il mancato rispetto delle norme anti Covid, allora vigenti.

Zoe Pederzini

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