Non appena le piogge hanno lasciato l’Appennino bolognese e il territorio pedemontano, le acque dei corsi d’acqua di pianura hanno iniziato ad ingrossarsi vertiginosamente con livelli mai raggiunti neanche dall’alluvione di maggio 2023. Per la prima volta, infatti, a causa della importante tracimazione dell’Idice l’acqua è arrivata fino al centro di Budrio tanto da allagare strade, cantine, negozi e la caserma dei carabinieri. Un livello d’acqua mai visto prima.
Ad ‘annegare’ nuovamente, poi, via Rabuina, la più prossima al corso dell’Idice, tutta l’area del centro Protesi Inail di Vigorso e le campagne circostanti. Tantissimi gli evacuati che erano stati dapprima accolti al palazzetto dello sport. Quando l’acqua, però, imprevedibilmente ha raggiunto anche lo stabile comunale tutte le persone sono state spostate alla Bocciofila di Budrio.
Ore critiche, dunque, quelle iniziate nella nottata di sabato. Ad aggravare la situazione anche la rottura dell’argine del torrente Quaderna che ha fatto defluire le acque nel territorio compreso tra le campagne di Budrio e quella già martoriate di Selva Malvezzi. Proprio da questa piccola frazione di Molinella, ormai sempre più isola che terra emersa, sono state fatte evacuare con urgenza 540 persone. Instancabile il presidio, per oltre trentasei ore, dei vigili del fuoco del distaccamento di Molinella che hanno presidiato il territorio.
Tantissime le strade interrotte tanto da rendere quasi impossibile raggiungere Molinella, rimasta isolata a lungo a causa appunto della tracimazione dell’Idice e della rottura arginale del Quaderna. A preoccupare è stato anche il canale Navile che, ingrossato a livelli mai visti, ha portato all’allagamento di gran parte del territorio di Castel Maggiore a Castello da cui sono state fatte evacuare 22 persone. Problemi anche ad Anzola dell’Emilia dove, come accaduto anche a Pianoro, alcune persone sono state salvate dalle auto in cui erano intrappolate. I cinque soggetti stavano percorrendo la Persicetana quando, all’altezza del ponte del Martignone, sono rimasti bloccati dalle torride acque del Samoggia e dei canali limitrofi.
Zoe Pederzini