REDAZIONE BOLOGNA

Sgomberato immobile dell'Università occupato a Castel di Casio: l'intervento dei Carabinieri

I carabinieri della stazione di Castel di Casio, con attività "sagace e pacata", hanno restituito all'Università un immobile occupato abusivamente da un senzatetto. L'edificio verrà messo in sicurezza e valorizzato. Grazie ai militari dell'Arma.

Sgomberato immobile dell'Università occupato a Castel di Casio: l'intervento dei Carabinieri

L’attività di mediazione, "sagace e pacata", portata avanti dai carabinieri della stazione di Castel di Casio, ha permesso di restituire all’Università un immobile nel comune dell’Appennino che era stato occupato negli scorsi mesi da un senzatetto. L’edificio in questione, che si trova in una zona collinare, era stato ricevuto in eredità dall’Alma Mater. In questi mesi in cui lo stabile, in stato di incuria e senza neppure le utenze, era rimasto vuoto, era diventato il ‘tetto’ di un uomo di 54 anni, disoccupato, separato e senza fissa dimora.

Quando dall’Ateneo hanno appreso della presenza di questo ‘inquilino’, hanno segnalato la situazione ai carabinieri. E i militari, con pazienza, hanno convinto il cinquantaquattrenne a lasciare la casa: lui non è stato denunciato, anche perché l’Università non ha ancora presentato una denuncia per l’occupazione abusiva, ma solo una segnalazione. In relazione all’intervento dell’Arma, il Dirigente dell’area patrimonio dell’Ateneo Stefano Corazza ha inviato una lettera di ringraziamento al comando carabinieri di Bologna, evidenziando l’attività "sagace e pacata" dei militari della stazione di Castel di Casio per liberare l’immobile, che verrà messo in sicurezza e valorizzato.