
Spaccio al Quadrilatero, l'operazione dei carabinieri a Bologna
Bologna, 23 settembre 2024 – Ha tentato di dare tutta la responsabilità all’amico, dicendo prima di non sapere nulla della droga in casa, di essere stata via fino agli inizi di settembre e di aver dato le chiavi dell’appartamento al Quadrilatero all’amico quarantasettenne, arrestato con lei dai carabinieri.
Ha poi aggiunto di aver acconsentito acché l’uomo nascondesse a casa sua ketamina, ecstasy ed Mdma in cambio di spinelli, come già avvenuto in passato.
Una versione, quella fornita dalla quarantenne fermata per spaccio, che non ha convinto la gip Maria Cristina Sarli.
Anche perché, nella abitazione della donna, i carabinieri della Bologna Centro avevano trovato pure un’agenda con quantitativi e somme di denaro, oltre a bilancini e tracce di sostanza appena tagliata sul tavolo della cucina.
Circostanze che hanno portato la gip a disporre nei confronti della donna, così come dell’amico, i domiciliari.
A casa della madre, non nell’abitazione di pregio in pieno centro dove era stato trovato un vero e proprio bazar delle droghe sintetiche, destinate, secondo gli inquirenti, a feste in discoteca e rave.
Il quarantasettenne, difeso dall’avvocato Matteo Murgo e anche lui adesso ai domiciliari in casa dei genitori, era stato controllato dai carabinieri perché aveva in disponibilità le chiavi dell’appartamento del Quadrilatero, che frequentava con regolarità perché, stando a quanto emerso, lui e la quarantenne erano amici di lunga data. Nella successiva perquisizione svolta a casa sua, in zona Castiglione, erano stati trovati hashish e marijuana.
Gli accertamenti dei militari dell’Arma erano partiti a seguito di segnalazioni relative alla quarantenne e al giro sospetto intorno all’abitazione nel cuore della città.