
Protestano i residenti di via Nilde Iotti: "Dovrebbe stare a 100 metri dalle case, invece sono solo 13. Tutto il giorno sentiamo abbaiare"
"L’area sgambo nei pressi dei palazzi di via Nilde Iotti non è in regola. Abbiamo provato a segnalarlo prima che lo spazio prendesse vita. Ci hanno ignorato". Sono stremati alcuni cittadini che vivono negli appartamenti vista ‘sgambatoio’ (nella foto scattata dai residenti). "Tanti di noi hanno cani. Non ci prendano per persone che non amano gli animali, ma crediamo che nessuno vorrebbe avere tutto il giorno come sottofondo l’abbaiare continuo – raccontano in gruppo –. Per non parlare della puzza, soprattutto in estate".
Stando alle normative di riferimento riportate dai residenti "la corretta progettazione di uno sgambatoio prevede il posizionamento di questo ad una distanza di almeno 100 metri dalle abitazioni". Su questo i cittadini contestano: "Nel nostro caso l’area è a tredici metri dal condominio. Il sindaco era stato informato della vicinanza dei fabbricati e avrebbe dovuto verificare la regolarità dell’opera prima di proseguire con i lavori. Basti pensare che è dalla fine del 2023 che noi, appreso il progetto, avanziamo richieste: dapprima di venire a misurare la distanza, ma non è mai venuto nessuno. Arriviamo così, tramite l’amministrazione di condominio, a richiedere un incontro. C’è stato il 18 gennaio 2024. Ci era stato promesso che l’amministrazione avrebbe cercato altre soluzioni per collocare lo sgambatoio, ma a marzo l’area è stata aperta. Siamo stati ignorati".
"Su questa vicenda è bene fare chiarezza e dire la verità – replica il sindaco Luca Lelli –. Ribadiamo ai cittadini che il regolamento comunale di Ozzano non determina alcuna distanza tra un edificio residenziale e un’area di sgambamento, quindi niente è fuori legge. I residenti sono stati incontrati a gennaio 2024 ed è stato spiegato loro tutto nel dettaglio. Incontro a seguito del quale il Comune ha anche verificato se ci fosse possibilità di spostare altrove lo sgambatoio, ma non sono state trovate aree idonee anche perché è stato realizzato come opera di urbanizzazione di una vicina area di rigenerazione urbana. Abbiamo seguito le procedure così come abbiamo fatto per tutte le aree di sgambamento che tutta la cittadinanza ci chiede, però poi nessuno vuole mai vicino o sotto casa. Possiamo però già rassicurare i residenti che per quell’area stiamo prevedendo l’uso per un solo padrone di cani alla volta, in vista della realizzazione del nuovo regolamento per l’uso degli sgambatoi".
Zoe Pederzini