Terre di Pianura Fuori Budrio e Castenaso

Il Consiglio dell’Unione ha ratificato l’uscita dei due Comuni dal prossimo 1° gennaio

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Diventa ufficiale l’uscita dei Comuni di Castenaso e Budrio dall’Unione Terre di Pianura, che può contare sulla permanenza di quattro territori, Baricella, Minerbio, Granarolo e Malalbergo. La delibera approvata l’altra sera nel consiglio dell’Unione avrà effetto a partire dal primo gennaio 2021. E’ stata una scelta condivisa, perché in seno a Terre di Pianura c’erano quattro Comuni che volevano aumentare il numero di servizi condivisi, mentre Budrio e Castenaso chiedevano tempi più lunghi. Il presidente di Terre di Pianura e sindaco di Granarolo Alessandro Ricci annuncia che "già nei prossimi giorni presenteremo un documento dove ci sarà l’impegno politico da parte dei quattro comuni rimasti all’interno dell’Unione di rilanciare l’ente. L’obiettivo è aggregare nuovi servizi. Eravamo arrivati al punto che l’Unione aveva bisogno di ripartire e ci voleva più omogeneità".

Sul caso Terre d’Acqua, l’Unione commissariata nella pianura ovest per non essere riuscita ad approvare il bilancio entro i tempi previsti, Ricci fa alcune considerazioni: "Quanto è successo si è creato in un contesto che non conosco personalmente, ma il fallimento di quell’Unione non mi fa comunque cambiare idea: non esistono modelli alternativi a quelli delle Unioni per gestire in forma associata e ottimizzare i servizi. Per ora, finché non ci saranno modifiche da parte della Regione, abbiamo questo modello sul quale lavorare per migliorare le nostre amministrazioni e crescere insieme. Da soli non si va da nessuna parte". Di diverso avviso è il sindaco di Budrio Maurizio Mazzanti: "Risultato molto importante uscire dall’Unione. Di questo ne sono convinto. Riporteremo all’interno dell’amministrazione il controllo e l’efficienza di alcuni importanti servizi. Un esempio è l’ufficio personale, che sarà di nuovo gestito da Budrio. Aggiungo che essere usciti dai tributi e dal corpo dei vigili negli anni scorsi ha portato benefici già percepibili. Non conosco la realtà di Terre d’Acqua, ma mi sembra che ci sia stato uno scontro politico tra sindaci dello stesso colore, cosa che invece in Terre di Pianura siamo riusciti ad evitare".

Il sindaco di Castenaso Carlo Gubellini non boccia l’Unione, ma ritiene che si possano scegliere altre forme di collaborazione: "Noi abbiamo scelto quella delle convenzioni su alcuni servizi, che continueremo a portare avanti con Terre di Pianura. Per quanto riguarda le Unioni, il mio parere è che la Regione debba modificare gli ambiti territoriali ottimali dove vengono create. Serve più omogeneità".

Matteo Radogna

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