MARCELLO GIORDANO
Cronaca

Thiago, il giorno dell’addio: "Grazie Bologna, mi hai reso fiero e felice". Saputo: "Volevo restasse"

L’ufficialità con due comunicati distinti di società e allenatore dopo la festa di mercoledì. La nota del mister: "Arrivati in Champions League senza tradire la nostra filosofia di gioco".

Thiago, il giorno dell’addio: "Grazie  Bologna, mi hai reso fiero e felice". Saputo: "Volevo restasse"

Thiago, il giorno dell’addio: "Grazie Bologna, mi hai reso fiero e felice". Saputo: "Volevo restasse"

Aveva promesso l’Europa, Joey Saputo, dieci anni fa, nell’intervista di insediamento. Promessa mantenuta. Non si era sentito di fare promesse, invece, in merito alla questione del rinnovo di Thiago Motta. "Faremo di tutto per convincerlo a proseguire insieme". Non c’è tutto che tenga. Quello che non era stato detto nei mesi precedenti non è stato esplicitato neppure nel faccia a faccia finale, che di fatto, a quanto emerge, è stato più un monologo di Thiago che un colloquio. Il tecnico ha incontrato il patron rossoblù ieri mattina alle 9, all’indomani del pullman scoperto e della festa Champions con la città in una giornata in cui ha voluto evitare la classica conferenza pre partita. A parlare sono i comunicati. Comunicati disgiunti, nonostante il tecnico avesse anticipato la scorsa settimana e pure dopo la Juventus che le parti avrebbero comunicato insieme il futuro. Il Bologna anticipa l’esito dell’addio spiegando di aver subìto la decisione: "Nella mattinata di oggi (ieri ndr) Thiago Motta ha comunicato alla società l’intenzione di non rinnovare il contratto con il Bologna FC 1909. Preso atto della decisione, il Club ringrazia il tecnico per lo straordinario lavoro svolto e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera".

Impossibile non ringraziare l’uomo che ha riportato in Champions il Bologna a 60 anni di distanza dall’ultima partecipazione all’allora Coppa dei Campioni: "In questi due anni ho conosciuto un allenatore preparato e vincente – è la nota del presidente rossoblù Joey Saputo – che ha dato alla squadra un’identità di gioco brillante. Il traguardo della qualificazione in Champions League consegna lui e tutti i giocatori alla storia del nostro Club. Avrei voluto che rimanesse al Bologna, ma non posso che ringraziare lui e il suo staff per queste stagioni meravigliose e augurargli il meglio per il futuro".

Segue comunicato di Thiago all’Ansa, con ringraziamenti al presidente Saputo, alla città, ai giocatori, alla città e a tutti coloro che hanno lavorato per il Bologna, senza però nominare i dirigenti: ovvero Fenucci, Sartori e Di Vaio, con cui c’erano state divergenze su mercato, visione e comunicazione emersi fin dal finire della passata stagione: "Grazie a Bologna, mi hai reso un uomo fiero e felice. In questi due anni abbiamo vissuto insieme un ciclo di grande crescita per tutti, per me, per i ragazzi e anche per la società. Sono fiero di aver portato il Bologna in Champions League senza mai tradire la nostra filosofia di gioco e la grande passione dei tifosi che ci hanno spinto e motivato in ogni momento. Ringrazio il presidente Joey Saputo, ringrazio ed abbraccio tutti i miei giocatori che in queste due stagioni hanno aderito alla nostra idea di calcio, impegnandosi fin dal primo giorno. Ringrazio tutte le persone che lavorano con dedizione quotidiana per questo club. Ringrazio Bologna e i bolognesi perché mi hanno reso un uomo felice".

Felice e libero. Come Mourinho dopo il triplete e forse come Gasperini dopo il trionfo in Europa League, guarda caso due dei suoi maestri. La sensazione di non poter fare di più a Bologna e l’ambizione di volere di più lo porteranno a riflettere da sabato nella sua casa di Cascais. La Juventus lo aspetta, Milan, Manchester United, Barcellona e Chelsea sperano nello sgambetto. Difficile, ma non ancora impossibile. E a Casteldebole non resta che cercare l’erede e riflettere sul futuro da ridisegnare dopo una stagione storica.