Torna Sana Bologna: il Salone del Biologico e del Naturale

BolognaFiere inaugura Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, con 650 espositori, per promuovere l'export del Made in Italy agroalimentare. La Regione mette 200 milioni di euro per consolidare la produzione biologica e il governo istituisce un tavolo tecnico e politico.



Torna Sana Bologna: il Salone del Biologico e del Naturale

Torna Sana Bologna: il Salone del Biologico e del Naturale

BolognaFiere inaugura Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, che fino a domani (a domenica per le aree Care & Beauty e Green LifeStyle) occuperà cinque padiglioni con più di 650 espositori. Nel padiglione 30, la 35ª edizione dell’expo prende vita, e ad aprire le danze è il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari. "Sana è punto di riferimento per i temi del biologico e di riflesso per quello della sostenibilità – dice –. E il pianeta ce lo chiede, ci sta facendo capire che bisogna correggere un po’ il tiro". Al suo fianco, c’è la Farnesina. "Le fiere sono il trampolino per l’export internazionale delle nostre aziende – afferma Lorenzo Angeloni, direttore generale per la promozione del sistema Paese del Maeci –. Il biologico è in crescita, e ha valori ed elementi di eccellenza. È un modo congeniale di promuovere il Paese". "Il settore è strategico per il Made in Italy agroalimentare – dice Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia –. Dal punto di vista economico, ha avuto il boom negli ultimi anni e dobbiamo continuare a coltivare. E risponde alle esigenze di tutti i cittadini".

Il mercato bio sta vivendo un momento di difficoltà, a causa dei fenomeni climatici e del calo dei consumi. La Regione, però, ha un asso nella manica. "Mettiamo 200 milioni di euro per consolidare la produzione biologica che già abbiamo e per farla crescere ulteriormente: la superficie agricola biologica è già al 20% e puntiamo a superare il 25% – evidenzia l’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi –. Le nostre aziende vanno avanti e vogliamo sostenerle. Nei nostri stand ci sono le eccellenze dell’Emilia Romagna, con 44 prodotti Igp e 18 presidi Slow Food, con cui firmeremo una convenzione fino al 2025 per la salvaguardia della biodiversità". Anche il governo riconosce le potenzialità del mondo bio. "La qualità è ineguagliabile - termina Luigi D’Eramo, sottosegretario alle Politiche agricole -. Abbiamo da subito istituito un tavolo tecnico, ma abbiamo voluto anche un tavolo politico, perché riteniamo che per cogliere ogni tipo di obiettivo e per rafforzare il consumo sui territori nazionali e internazionali, dobbiamo fare un lavoro di strategia".

Mariateresa Mastromarino

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