Bologna, la nonna anti truffa: "Si fingevano carabinieri, così li ho fatti fuggire"

La pensionata, vittima di un tentato raggiro in via Zanardi, ha reagito con prontezza. E ai suoi coetanei suggerisce: "Non vi fidate degli estranei e guardatevi sempre intorno"

Bologna, 30 ottobre 2022 - "L’altra mattina ho avuto un grande spavento, ma devo dire che sono più preoccupata oggi, per quello che mi sarebbe potuto succedere. Ho reagito d’istinto, perché ho capito subito che quelle persone erano dei malintenzionati". La signora Maria D’Aquaro, 86 primavere, giovedì ha cacciato di casa due truffatori, che si erano infilati nel portone del palazzo di via Zanardi dove abita, presentandosi come carabinieri.

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La signora Maria D’Aquaro ha messo in fuga due truffatori da casa sua
La signora Maria D’Aquaro ha messo in fuga due truffatori da casa sua

Maria, però, non c’è cascata: aggiornata delle tecniche di truffa più in voga dalla figlia Caterina, ha intuito immediatamente che qualcosa non andava: "Ero stata a ginnastica con le mie amiche – racconta la signora –. Le avevo lasciate dal lato opposto della strada e avevo aperto il portone di casa. E come un lampo, questo ragazzo, che mi è arrivato alle spalle, si è infilato dentro con me. All’inizio pensavo si trattasse di un condomino, che abita di sopra. Ma poi mi ha detto ‘Sono un carabiniere’".

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Alla signora Maria è sembrato subito strano: "I carabinieri portano sempre la divisa – dice ancora –. Lui invece era vestito normalmente e aveva in mano un telefonino. Dopo essersi presentato, mi ha detto di essere nel palazzo per controllare un furto avvenuto da poco. Gli ho allora chiesto dove, visto che non mi risultava. E lui mi ha chiesto come mi chiamassi. Gli ho detto il cognome e lui è scattato: ‘Il furto è avvenuto proprio a casa sua’, mi fa. E inizia a salire le scale. Io l’ho seguito su, per non farlo andare oltre, e intanto il complice è entrato: mi sono così ritrovata tra loro due, in una situazione di grande pericolo, perché mi era chiaro ormai fossero dei delinquenti. Mi è venuto d’istinto, sono corsa ad aprire la porta che dà sul cortile e ho urlato, chiamando le mie amiche. E loro sono scappati via, in un attimo".

È a questo punto della brutta vicenda che interviene la consigliera comunale Pd Giulia Bernagozzi: "Che è stata bravissima – dice ancora la signora Maria –: si è messa all’inseguimento dei truffatori, ha chiamato i carabinieri, quelli veri però, che sono arrivati subito. E poi, quando è tornata da me, mi ha rassicurato, perché ero preoccupata, frastornata. Mi ha detto: ‘Ho fatto tutto io, non ti devi preoccupare di niente’. Io per questa sua gentilezza la voglio ringraziare tanto". La consigliera, che ha seguito finché è riuscita con la sua auto la Golf nera dei truffatori, ha fornito la targa ai militari dell’Arma, che adesso stanno indagando.

"Spero li prendano, soprattutto perché non derubino o facciano del male ad altre persone", si augura la signora, in contatto con i carabinieri, a cui ha sporto denuncia l’altra mattina. Maria è riuscita a salvarsi dalla truffa e a reagire prontamente grazie a una preparazione ottima sull’argomento: "So che molti truffatori si fingono carabinieri o poliziotti per entrare a casa delle persone anziane e derubarle – spiega –, i miei famigliari mi tengono costantemente aggiornata sulle tecniche truffaldine di queste persone. Io so che non bisogna mai fidarsi: mai fare entrare a casa propria estranei e sempre guardarsi intorno, quando si è da soli. Perché non ci si può credere a quanto siano veloci: io me li sono ritrovati nell’androne senza nemmeno accorgermene. E sono stata fortunata, perché davvero poteva finire male per me".

 

 

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