"Un ventilatore polmonare da usare anche soli in casa"

Il progetto del team Ibd: "I primi dieci prodotti li regaleremo agli ospedali"

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Un apparecchio per la respirazione extracorporea ‘portatile’. Più agile e molto più piccolo di quelli utilizzati nelle terapie intensive, da poter sistemare in ogni reparto o a casa. Lo stanno studiando gli ingegneri della Ibd (Italian Biomedical Devices srl) guidati dal chirurgo Corrado Ghidini. "Stiamo lavorando al progetto, tutto italiano, di un ventilatore polmonare per la terapia sub-intensiva indispensabile per i pazienti affetti da Covid-19 – spiega Ghidini –. Un lavoro che si avvale del supporto tecnico scientifico di anestesisti rianimatori". L’obiettivo è di portare questo ventilatore in produzione in Italia in sole 3 settimane, ma per farlo il team ha bisogno di fondi: "Abbiamo lanciato la campagna ‘Let Them Breath’ sulla piattaforma GoFundMe: in pochi giorni abbiamo già raccolto oltre 14mila euro dei 25mila necessari. I primi dieci ventilatori prodotti verranno donati agli ospedali di Emilia Romagna e Lombardia".

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