Vauro e Zuppi, satira e religione a confronto

Il disegnatore oggi all’Archiginnasio con il cardinale: "In questo periodo terribile l’unica voce che cerca il dialogo è papa Francesco"

Vauro e Zuppi, satira e religione a confronto

Vauro e Zuppi, satira e religione a confronto

Un dialogo tra satira e religione, due dimensioni rappresentate da una parte dal vignettista Vauro Senesi e dell’altra dal Cardinale Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, che avrà luogo nella sala Stabat Mater della biblioteca dell’Archiginnasio oggi alle 15.30. Potrebbero sembrare due mondi e due personalità molto distanti, non è però così, come spiega infatti Vauro: "Nonostante io sia ateo, ritengo che in questo periodo terribile di guerre e massacri l’unica voce che cerca di instaurare un dialogo – e che si cerca pure di silenziare – sia Papa Francesco. Inoltre, il cardinale Zuppi è una persona che stimo profondamente, capace di portare il confronto laddove sembrerebbe impossibile. Tra l’altro, non ho mai fatto satira contro la religione in senso stretto, ma solo contro il potere. Qualora dietro la religione si celi questa arroganza allora sì, mi esprimo con le mie vignette".

Sulla distanza tra satira e dialogo invece ammette: "È vero, si cerca più la provocazione, o almeno questa è la mia scuola. Però è una provocazione che parla all’emotività, all’empatia, senza le quali non ci sarebbe dialogo. Stimolare questa dimensione significa a mio parere porre comunque le basi per un confronto". L’incontro, moderato dal giornalista di Radio Città Fujiko Alfredo Pasquali e introdotto dal vignettista Giorgio Franzaroli, sarà seguito da un’asta pubblica dei disegni originali di Vauro e di altri autori quali Altan, Massimo Giacon, Maicol&Mirco, Marilena Nardi, Fabio Sironi e il ricavato sarà devoluto alle Cucine Popolari. Questi stessi fumettisti e vignettisti hanno contribuito con le loro opere anche alla mostra Le sottilissime matite di Bertoldo. L’esposizione, dedicata al personaggio contadino creato da Giulio Cesare Croce nel testo seicentesco Le sottilissime astutie di Bertoldo, è stata presentata in primo luogo a San Giovanni in Persiceto, paese natale dell’autore, e poi in Sala Borsa (in cui rimarrà fino al 16 marzo).

L’omaggio a Bertoldo di Vauro coinvolge anche Bersani, la sua opera si intitola infatti Pier Luigi Bersoldo e raffigura il politico nelle vesti del contadino di Croce: "Bersani mi ricorda molto Bertoldo, ha la stessa saggezza e fantasia" spiega il vignettista. L’ingresso sia della mostra in Salaborsa sia dell’incontro in sala Stabat Mater è libero, quest’ultimo fino a esaurimento posti.

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