GIULIA BERGAMI
Cronaca

Droga Bologna, via San Sigismondo regno dell’eroina

I tossici si bucano sotto i portici e gli sbandati rovistano tra rifiuti

Per bucarsi sotto il portico basta arrotolare i calzoni

Per bucarsi sotto il portico basta arrotolare i calzoni

Bologna, 26 febbraio 2019 - Siringhe, escrementi e urla continue. Si vive così in via San Sigismondo, dietro piazza Verdi. Durante tutta la giornata, in diversi momenti, è possibile incrociare qualcuno che dorme sui materassi, sotto il portico, che urina o che fa uso di droghe alla luce del sole. Dopo le 18, però, la situazione peggiora ulteriormente.

Alcuni ragazzi si siedono sulle gradinate fuori dai portoni, alzano i pantaloni, scostano la maglietta o arrotolano le maniche e si abbandonano al mondo dell’eroina. Rimangono sdraiati a terra, aggrappati rigidamente alle grondaie, in stato catatonico per molto tempo a volte urlando o parlando tra sé e sé.

“Siamo diventati degli esperti di quasi tutte le sostanze – ironizzano due dipendenti dell’ateneo, che ha un ingresso sotto il portico –. Vediamo girare anche crack, erba e cocaina”. Oltre agli abituali consumatori che si vedono con frequenza regolare quasi tutte le sere, ci sono persone che vanno e vengono. Uomini e donne di diverse età ed etnie si aggirano per ore tra piazza Verdi, via San Sigismondo e vicolo Trombetti. Hanno zaini sulle spalle, sportine e sacchetti, guardano nell’immondizia e rovistano tra i rifiuti. Controllano dentro le auto parcheggiate dai finestrini e aprono gli specchietti retrovisori. Alcuni frugano tra le grate poste sotto le finestre, dove nelle reti che le coprono sono visibili alcuni buchi.

“Da quasi 20 anni spacciano in zona – racconta una residente –. E ora hanno iniziato anche a drogarsi con frequenza sedendosi sui gradini delle nostre porte”.

A disturbare la quiete dei residenti non è solo il consumo e lo spaccio, ma anche il fatto che il portico venga utilizzano da molti come un bagno a cielo aperto. C’è chi predilige nascondersi dietro le colonne o le macchine e chi, senza pudore, sceglie il portico. “La mattina passano a disinfettare – prosegue la signora –. Ma prima che passino, il disagio è grande”.

Seppur breve, via San Sigismondo accoglie diverse realtà del territorio, sia turistiche che universitarie. Molti studenti infatti alloggiano nei dormitori della zona e sotto il portico, oltre ai due portoni dei residenti, ci sono gli uffici dell’università e la chiesa di San Sigismondo.

I condomini si sono attrezzati con dissuasori per impedire ai ragazzi di affollare i gradini davanti ai portoni, mentre gli uffici dell’università hanno una guardia giurata e la telecamera. Il weekend la situazione peggiora perché non c’è il via vai di dipendenti e il portone rimane chiuso.

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