Vicolo Bolognetti, punto al Comune. Il Consiglio di Stato ferma lo sfratto

Dopo l’appello dell’amministrazione: il Tar aveva dato ragione alle associazioni contro Labàs. I giudici: "La concessione scade a settembre, poi si farà un bando aggiornato con i nuovi regolamenti".

Palla al centro: dopo il ricorso contro la sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna che due mesi fa aveva stabilito l’annullamento della concessione dello stabile in Vicolo Bolognetti numero 2, attualmente affidato dal Comune a ’Nata per sciogliersi’, collettivo evoluzione di Labàs, il Consiglio di Stato si è ieri espresso in favore di Palazzo d’Accursio. O meglio, in favore della sospensione dell’efficacia della sentenza, che avrebbe previsto lo sfratto immediato della associazione.

Ma i giudici romani rilevano come non solo la sentenza "non comporta l’automatica assegnazione della concessione alla parte ricorrente" al Tar, ossia il Comitato Piazza Verdi, allora guidato dal compianto Otello Ciavatti, a capo di un raggruppamento composto anche dalle associazioni Youkali Aps, Boart e Vicolo Stretto (che sostennero di essere stati svantaggiati dai criteri valutativi dell’amministrazione, quando dovette decidere a chi affidare lo spazio), ma anche che "il rapporto concessorio in contestazione è prossimo alla scadenza", che cade il prossimo 17 settembre. Inoltre, "il Comune di Bologna ha adottato un nuovo regolamento sui rapporti con le libere forme associative" il 1 gennaio 2023 e dunque "intende avviare la nuova procedura di avviso pubblico coerente col nuovo regolamento".

Perciò il bando si rifarà in ogni caso per adeguarsi a questa novità, anche se tecnicamente la concessione sarebbe stata rinnovabile per altri quattro anni. Infine, "l’esecuzione della sentenza di annullamento – scrivono ancora i giudici, collegio presieduto da Marco Lipari ed estensore della sentenza Marco Morgantini – determinerebbe un aggravio procedimentale per l’amministrazione e per l’interesse pubblico alla continuità della gestione del bene nel breve periodo di durata residua di concessione". Insomma, siccome l’assegnazione scadrà comunque tra pochi mesi, tanto vale che chi sta ora in Vicolo Bolognetti per adesso ci resti.

Il Consiglio di Stato accoglie così il ricorso del Comune e fissato un’udienza pubblica di merito per il prossimo 1° ottobre.

Interviene Carlo Terrosi, rappresentante di Boart: "Il Consiglio di Stato non dice che la sentenza del Tar fosse nel merito errata", solo che "la convenzione è agli sgoccioli. Se la sentenza del 1 ottobre dovesse dire ’avevate ragione voi, ma ormai è tardi, il Comune ha facoltà di fare un nuovo bando’, vedremo la percorribilità di un risarcimento del danno subito, sulla base del piano economico presentato all’epoca per la gestione degli spazi. Per adesso si conferma che non si riesce a mettere in discussione il sistema di assegnazione dei bandi a Bologna e le sue logiche. Ma siamo testardi, non ci arrenderemo".

f. o.