
La modella Sokhna Niane ha indossato abiti splendidi provenienti dalle sfilate
Bologna, 29 ottobre 2019 - Non appare più una settimana sì e una no sui magazine o siti del mondo come destinazione food, ma la sua bellezza e le sue attrazioni continuano a esercitare un forte interesse nel mondo culturale e anche quello della moda cerca luoghi memorabili. E così succede che la Rocchetta Mattei, gioiello architettonico di Grizzana Morandi, parte della Città Metropolitana di Bologna, venga scelta da Vogue Arabia, come set in cui ambientare un servizio di alta moda dal titolo ‘La vie en rose’ nel numero di settembre, quello con la cover dedicata a Kim Kardashian e con un’intervista a Kanye West, per dire: insomma, verrà letto con avidità in tutto il mondo. Rocchetta Mattei, il castello in stile moresco nato dalla straordinaria mente del conte Cesare Mattei, lo scorso 18 giugno ha accolto una troupe internazionale che ha trasformato per un giorno il palazzo in una straordinaria scenografia floreale, allestendo nelle diverse sale (tra gli ambienti utilizzati per il servizio anche le stanze più famose e fotografate dai visitatori, come il Cortile dei Leoni che è la riproduzione del Cortile dell’Alhambra di Granada e alcune delle sale ancora non ristrutturate e quindi chiuse al pubblico) i vari set, dove la giovane modella senegalese Sokhna Niane ha indossato abiti splendidi delle sfilate autunno-inverno 2020/2021, che si erano appena concluse a primavera. Questa avventura che porta Bologna nel mondo è stata resa possibile anche grazie al make up artist Fausto Cavaleri, bolognese di adozione e quindi particolarmente sensibile alla presenza sul territorio di questo eccezionale palazzo dell’Appennino e Bologna Welcome ha naturalmente accompagnato il set up e l’organizzazione del servizio. Pare essere cambiato l’approccio ’straniero’ alla nostra città. E dopo anni di supremazia del ’food’, che comunque è molto servita a far girare il nome della città e a portare quel turismo che da sempre mancava in una delle capitali gastronomiche del mondo, anche la stampa nazionale sta virando la sua attenzione verso l’auenticità più storica di Bologna. Come dire: bene, dopo la scorpacciata di cibo pazzesco, cerchiamo di esplorare il vero fascino della città dei Portici. Per esempio, scoprendo l’unico quartiere sotto le Due Torri, dove i portici non si sono allungati, ovvero la Cirenaica, un rione bolognese che brilla di verità. Viene raccontato questo nell’ultimo articolo del Guardian uscito proprio ieri online: si intitola ’A local’s guide to Bologna, Italy: top 10 tips’, firmato da John Brunton, che segue perfettamente l’umore del vento che sta soffiando ora sulla nostra Grassa, ma anche Dotta Bologna. Nel suo elenco c’è la Cirenaica con il bar Tito, la Cineteca, il giardino botanico, una vecchia osteria fuori porta, il museo della Memoria di Ustica, lo stadio, la vita nella natura, ’the park life’ e il trekking col treno, un’iniziativa con guide volontarie che vi portano in giro per il nostro Appennino. Una Bologna inedita? No, solo quella davvero local. Che piace parecchio e affianca quella più glamour con un suo presidio al Grand Hotel Majestic già Baglioni, dove sono state girate molte scene del film Diabolik dei Manetti Bros. In particolare, la suite presidenziale Giambologna si è rivelata perfetta come cornice per una delle scene tra i due protagonisti, Miriam Leone e Luca Marinelli, un ciak fondamentale visto che potrebbe riguardare il primo incontro di passione tra il re del terrore e la sua anima gemella. Ma altre sorprese sono in arrivo, visto che pure Luca Guadagnino arriverà tra le nostre strade e memorabili location per girare parte della sua serie ’We are who we are’, storie di amicizia, di primi amori, storie di adolescenti. E nel cast anche Francesca Scorsese, figlia di Martin, Chloë Sevigny Jack Dylan Grazer.