Zuppi alla Via Crucis: "Di fronte a tante guerre ci salva l’amore di Gesù"

Il cardinale con mille fedeli alla processione in via dell’Osservanza: “Abbiamo bisogno di pace e di quella speranza che nasce sotto la croce"

Il cardinale Matteo Zuppi ha guidato la processione della Via Crucis lungo via dell’Osservanza

Il cardinale Matteo Zuppi ha guidato la processione della Via Crucis lungo via dell’Osservanza

Bologna, 30 marzo 2024 – Nel ripercorrere il cammino doloroso di Gesù, dalla sua condanna a morte fino alla deposizione del suo corpo nel sepolcro, attraverso il rito della Via Crucis, che tradizionalmente nella serata del Venerdì santo si svolge lungo via dell’Osservanza, la Chiesa di Bologna ha voluto risvegliare l’umanità di tutti i fedeli mettendo in parallelo la storia di ieri con le preoccupazioni dell’oggi e l’incertezza del domani. In un momento segnato dalla violenza e dalla guerra, la comunità civile insieme a quella religiosa sta ricordando gli 80 anni della strage di Monte Sole. Quell’uccisione di bambini, donne e anziani in un fazzoletto di terra vicino a Marzabotto fu una manifestazione incontrastata della follia nazista, la cui memoria non conosce il logorio del tempo. Atrocità che sono tornate attuali a Gaza, in Ucraina, in Africa, ad Haiti, e nel Mediterraneo dove sono migliaia i migranti che perdono la vita in mare. Durante il percorso in cui viene descritto come l’uomo sia stato capace di tradire Dio fino ad ucciderlo, il cardinale Matteo Zuppi chiede di considerare queste vittime innocenti come testimoni capaci di risvegliare quei sentimenti di solidarietà e compassione che portano a ripudiare l’uso delle armi e a cercare la via della pace.

“Di fronte alle tante croci disseminate nel mondo – ha ribadito l’arcivescovo – che sono prodotte dalla violenza della guerra, ci chiediamo davvero dove è finito l’uomo, dove è finito l’amore che pure abbiamo dentro di noi. Perché permettiamo che il bene perda il suo sapore, restando senza cuore e senza mente? Come è possibile che abbiamo fatto del nostro io un idolo tanto potente che pieghiamo tutto e tutti per nutrirlo consumando le esperienze e le persone, rendendole un oggetto da possedere? Come è possibile che scegliamo la divisione dimenticando che è sempre alleata del male? La realtà è che abbiamo bisogno di quella speranza che nasce sotto la croce – ha concluso Zuppi –, testimoniando l’amore di quel Gesù che ama fino alla fine e che non si stanca mai di amare, anche quando è tradito. Solo così vinceremo quei dolori che oggi ci sembrano così grandi da non poter essere affrontati".

Sono stati circa mille i bolognesi che hanno accompagnato il cardinale in questo percorso di conversione. Quattordici tappe dove i testi scritti dalla Piccola Famiglia dell’Annunziata, l’associazione pubblica di fedeli fondata da don Giuseppe Dossetti, hanno rappresentato la guida per meditare su come sia possibile ritrovare la pace.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro