Pasquino: "Centrodestra, meglio Cangini"

Il professore fa le carte alla coalizione in stallo: "I civici sono controllabili, il senatore no". A Lepore: "Valorizzi le proposte della Conti"

Gianfranco Pasquino

Gianfranco Pasquino

di Paolo Rosato

Gianfranco Pasquino, il centrosinistra ha il suo candidato sindaco, mentre il centrodestra proprio all’ultimo miglio si sta incartando di nuovo: un’indecisione fatale?

"Non hanno ancora capito nulla di Bologna. E nemmeno dell’Emilia-Romagna, dove le candidature si costruiscono per tempo – spiega il professore emerito di Scienza Politica –. Stanno perdendo tempo. E poi non hanno capito nemmeno un’altra cosa".

Quale?

"Devono trovare una persona che abbia un radicamento bolognese vero. Guazzaloca non era un uomo di centrodestra, era semmai un centrista con una profonda, lunga, importante storia bolognese. La loro candidata o il loro candidato dovrebbero avere queste caratteristiche, e non possono dipendere da un bilanciamento di poltrone, qui metto il leghista perché di là c’è Fratelli d’Italia. Non può essere uno scambio. Dopodiché, prima decidono e meglio è. Anche se sono già in piena salita".

Chi la convince di più tra le tre opzioni almeno ufficialmente in campo: Mugavero, Battistini o Cangini?

"Credo che Andrea Cangini sia preferibile. Perché rappresenterebbe bene il centrodestra, ha delle competenze politiche e una capacità di articolare delle proposte. Gli altri sono molto più tenui, esili, in più non hanno nessuna esperienza politica, un dato che considero non positivo. Sarebbe come chiamare una persona ad aggiustarti il rubinetto e sentirsi dire ’io non ho mai fatto l’idraulico’".

Salvini però insiste sul civico.

"Salvini spesso sbaglia, bisogna dirlo. Vogliono il civico, e lo vuole anche la Meloni, perché vogliono condizionarlo. I civici catapultati alla guida di un Comune sono ostaggi dei partiti che li hanno candidati. Mi pare, invece, che Cangini sia poco controllabile, in questo caso un elemento positivo".

Alla fine si chiuderà su di lui?

"Io penso che il centrodestra sia in grado di fare degli errori, tirando fuori all’ultimo qualcuno di cui non si è mai parlato. Se fossi Cangini sarei sospettoso".

Si parla anche della candidatura di Gian Luca Galletti a guida di una civica, cosa ne pensa?

"Galletti è competente e capace, un centrodestra intelligente avrebbe sostenuto lui. Credo anche, però, che una sua lista difficilmente potrà fare molta strada, Lepore è già molto avanti. Un candidato di centrodestra dovrebbe stare attorno al 25%, difficile che Galletti ce la faccia. E potrebbe essere un fattore al ballottaggio solo se il candidato del centrodestra sarà Cangini".

Centrosinistra. Secondo lei è possibile che un po’ di quei voti ottenuti da Isabella Conti alle primarie possano travasarsi nel centrodestra?

"No. La Conti dovrebbe dire in maniera chiara e forte a chi l’ha votata, Pasquino compreso, che ora si sostiene il candidato che ha vinto le primarie. Dopodiché tutto è negoziabile: se la Conti non farà una lista, Lepore dovrà tenere conto di tutte le cose dette da lei in campagna elettorale, dai nidi gratuiti alle cooperative che non devono governare al posto della politica".

Giusto che i dem che l’hanno sostenuta vadano nella lista Pd in costruzione?

"Giusto che lei indichi alcune persone che rappresentino le sue idee. Troverei intelligente da parte di Lepore la candidatura degli assessori uscenti nella lista del Pd, chiuderebbe quell’incredibile storia del deferimento ai probiviri, incomprensibile".

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