Battistini rilancia: "Ci prenderemo la rivincita"

Lo sconfitto vara il suo laboratorio: "Non sono stato abbandonato dai partiti, lavoreremo insieme. E la coalizione fucsia non convince"

Migration

"Qualcuno ha parlato, lo dico con il sorriso, di solitudine. Ma che solitudine, la mia è indipendenza". Civico e indipendente fino alla fine Fabio Battistini, il candidato che dopo la sconfitta subita alle Comunali, Matteo Lepore (centrosinistra) ha vinto con il 62%, ha rimandato al mittente le insinuazioni sulla pruriginosa scollatura tra lui e i partiti del centrodestra che lo sostenevano. E che non c’erano, almeno con i loro dirigenti locali principali, l’altra sera al suo fianco all’Hotel Cavour di via Goito per seguire il doloroso spoglio. "Che la sera stessa ogni partito guardasse i risultati nel suo quartier generale lo considero ininfluente dal punto di vista politico, ma da adesso in poi dobbiamo ragionare insieme", ha detto il civico, rilanciando ai partiti l’offerta di lavorare insieme sulla città nel corso di un incontro con la stampa. "Bignami – ha sottolineato l’imprenditore cattolico – si è già espresso su una traccia di lavoro, Ostellari è disponibile a lavorare insieme. Forza Italia? Vediamo". Pesano poi politicamente le parole di Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, che commentando i risultati aveva detto che aveva cercato Salvini per "scongiurare il disastro", e che Salvini non gli aveva risposto. "Con Cangini ci siamo sentiti – ha specificato Battistini –, e non ha avuto nulla da dire sulla qualità della mia candidatura". Salvini però avrebbe almeno chattato su Whatsapp con Battistini. "Ci siamo scambiati messaggi il giorno dopo. Si è complimentato. Meloni? No, non l’ho sentita".

Con i giornalisti Battistini si è fermato a parlare anche a conferenza stampa ultimata, sempre all’Hotel Cavour e in compagnia di Gian Marco De Biase, eletto nella lista ‘Bologna ci piace’ che supportava il candidato a sindaco. La chiacchierata ha toccato anche qualche considerazione di carattere nazionale. "Il centrodestra ha qualche crepa, Salvini dovrà decidersi su come proseguire", ha chiosato Battistini con una battuta, l’impressione è che comunque, al netto di presunte scollature o incomprensioni, il civico e i partiti della coalizione dovranno fare fronte comune, se l’intenzione è quella di porre un’opposizione ferma a Lepore.

Battistini ha ribadito ieri, riparato dalla pioggia che bagnava il cortile del Cavour, che "sul bilancio la mia mano a Lepore resta tesa, ma lavoreremo per prenderci la rivincita tra cinque anni. Il suo laboratorio però, la coalizione fucsia, che è stata anche venduta come modello italiano pare di capire che non abbia colpito la città – ha detto riferendosi ai numeri –. Almeno il 15-20% si è dimostrata addirittura contro, altri hanno disertato. E noi proporremmo un contro-laboratorio, perché ‘ci piace’ anche l’Italia, non solo Bologna".

Paolo Rosato

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro