Bernardini: "Votate le idee, non i partiti"

Appello agli elettori del cofondatore di Bfc. Su Sermenghi: "Corre da sindaco perché ha la competenza e la determinazione per farcela"

Manes Bernardini,. candidato sindaco nel 2011 (Pdl, Lega). e nel 2016 (lista civica)

Manes Bernardini,. candidato sindaco nel 2011 (Pdl, Lega). e nel 2016 (lista civica)

di Luca Orsi

Bologna forum civico punta al ballottaggio. "Se ci arriviamo, sarà ancora più chiaro il modello di città che saremo chiamati a scegliere", afferma Manes Bernardini, cofondatore di Bfc con Giovanni Favia e Stefano Sermenghi, quest’ultimo scelto come candidato sindaco.

Bernardini, cosa si aspetta da questa campagna elettorale?

"Che sia tutta centrata sui grandi temi per la città. Si vota il 3 e 4 ottobre, non ci possiamo perdere in chiacchiere".

Cosa si aspetta dagli elettori?

"Mi auguro che i bolognesi, nello scegliere a chi dare il voto, non si limitino a guardare la ‘targa’ dei candidati sindaci, l’appartenenza a questo o quello schieramento".

Ma...?

"Ma che vadano oltre il vecchio schema centrodestra-centrosinistra e si informino su tutti i progetti in campo. E votino non perché un candidato rappresenta questo o quel partito, ma perché credono nel programma che porta avanti, nella sua idea di città".

Perché la scelta di Sermenghi?

"È stato dieci anni sindaco di Castenaso, ha governato bene. Conosce la macchina amministrativa. Ha l’esperienza, le competenze e la determinazione giuste per provarci".

A quali elettori si rivolge Bfc?

"A quella fetta importante di bolognesi, molti dei quali non vanno più a votare, che non si riconoscono nelle logiche dei partiti. Per loro Bfc rappresenta un’opzione in più, slegata da un’area politica. È questo il valore aggiunto di una candidatura davvero civica".

Con che criterio Bfc comporrà la lista dei candidati al consiglio comunale?

"Faremo una lista che rappresenti la gente, il popolo. Sermenghi, se eletto, sarà un sindaco fra la gente. Bfc darà voce e renderà protagonista chi vuole impegnarsi per una nuova idea di città".

Su quali temi punterete?

"Buon governo, buona pratica amministrativa. pulizia della città, ordine pubblico, sicurezza. Principi che credo valgano per tutti. Poi c’è il grande tema delle infrastrutture".

Parliamo di Passante.

"Non risolverà il problema del nodo di Bologna. Sarà una soluzione temporanea, costosissima".

Bfc cosa propone?

"Constatiamo che si fa il contrario di ciò che si fa nel mondo. Ovunque si eliminano i grandi assi di traffico dalle città, noi li ampliamo. Purtroppo, si è affrontato il tema in modo ideologico, mentre sarebbe stato necessario ragionare a mente libera, senza soluzioni preconfezionate".

Si parla di quattro anni di cantieri.

"E, insieme, ci saranno i lavori per il tram e lo stadio. Sono molto preoccupato per la vivibilità e la qualità della vita della città nei prossimi anni".

Cosa pensa del tram?

"Il percorso è sbagliato. Per anni si è parlato di alleggerire il centro dal traffico e ora ci facciamo passare un treno. La Soprintendenza boccia un tendone o le fioriere di un bar, ma dice sì a un treno sotto le Due Torri. Non c’è equilibrio, non c’è buon senso. In questa come in tante altre scelte. E i bolognesi cominciano a essere stanchi".

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