Centrodestra, testa a testa Cangini-Battistini

Comunali, oggi il braccio di ferra Lega-Forza Italia dovrebbe risolversi, in rimonta il candidato civico. L’irritazione di Fratelli d’Italia

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Dovrebbe essere annunciato oggi, salvo colpi di scena – e a questo punto è lecito aspettarsi di tutto – il nome del candidato a sindaco per Palazzo d’Accursio del centrodestra. Quello che si paventava, alla fine ieri è capitato: una fumata nera al summit che doveva essere decisivo tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, che hanno trovato la quadra su Milano e Napoli. Ma non su Bologna. Perché per la scelta da fare sotto le Torri non c’è ancora l’intesa tra il partito di Silvio Berlusconi e quello di Matteo Salvini, con quest’ultimo ancora decisamente rigido rispetto alla possibilità che il candidato a sindaco sia Andrea Cangini, stimato senatore ed ex direttore di QN-Il Resto del Carlino. La ‘colpa’ per il Carroccio: non è un civico, ma un politico. La regola dei civici è passata un po’ ovunque, comprese Milano e Napoli dove sono stati candidati rispettivamente Bernardo e Maresca, entrambi espressione della società civile. Sul senatore forzista quindi la Lega ha mantenuto una netta opposizione, che però non è detto che alla fine possa comunque cadere: stamattina Bologna sarà rimessa in ballo come ‘fuoriquota’ nel largo parco dei capoluoghi di provincia diretti al voto e Cangini, dopo ulteriori approfondimenti – si susseguiranno riunioni e telefonate prima dell’annuncio che dovrebbe arrivare nel pomeriggio –, potrebbe comunque spuntarla all’interno del riesame di un equilibrio politico complessivo.

Di sicuro, rispetto a due giorni fa hanno ripreso fiato e vigore le candidature dei due civici ufficialmente in campo, l’imprenditore cattolico Fabio Battistini e l’editore di Minerva, Roberto Mugavero. In particolare, secondo quanto filtra da Roma, Battistini sarebbe ormai a un testa a testa con Cangini, e ieri pomeriggio all’interno delle chiacchiere post summit – tra un voto sul Ddl Zan e l’altro – sembrava quasi che la scelta del civico cattolico fosse a dama. Ma arrivati a tarda sera nulla era più scontato: su Cangini pesa l’opposizione della Lega. Mugavero per ora sarebbe di rincorsa, ma sarebbe sbagliato escluderlo completamente: alla curva finale tutto è possibile. Forza Italia oggi farà i suoi ultimi tentativi per spuntarla con Cangini che non dispiace nemmeno un po’, questo è arcinoto, agli alleati di Fratelli d’Italia. Proprio dal partito di Giorgia Meloni è filtrata una certa irritazione per la situazione che si è venuta a creare, per un braccio di ferro Lega-Forza Italia secondo molti addetti ai lavori tricolori tirato troppo per le lunghe. Il tempo stringe, e Fratelli d’Italia dopo non aver messo veti su nessuno vorrebbe che si partisse al più presto con la campagna elettorale, considerando che al voto mancano a malapena tre mesi.

Ieri, dopo il summit senza una decisione per Bologna, sia Matteo Salvini sia Antonio Tajani (Forza Italia) avevano provato a a dare una tempistica per l’ultimo grande capoluogo di regione ancora senza candidato sindaco. "Su Bologna attendiamo le ultime risposte dai candidati, ma a breve si chiude la partita", ha assicurato l’ex vicepremier, che da sempre spinge per la scelta di una personalità presa dalla società civile anche per Palazzo d’Accursio. Il numero due di Forza Italia ha invece lasciato una porticina aperta per Andrea Cangini. "Quella di Cangini – ha sottolineato Tajani – che è stato per una vita direttore di giornale, sarebbe una candidatura più civica che politica".

Paolo Rosato

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