Elezioni Bologna 2021, leadership femminile: boom di donne in lista

Oltre le quote rosa, si arriva anche al 50%: meglio del 2016. I nodi: aspiranti sindache solo due e l’equità di genere manca nel dibattito

Elezioni e leadership femminile

Elezioni e leadership femminile

di Rosalba Carbutti

Date alle donne occasioni adeguate e saranno capaci di tutto, diceva Oscar Wilde. Ebbene, stando alle liste in campo per il consiglio cominale, l’occasione per un consiglio comunale a trazione femminile c’è eccome.

Se, infatti, le quote rosa tra gli aspiranti sindaci non sono rispettate, come ha ricordato l’aspirante prima cittadina di Sinistra Unita Dora Palumbo, al dibattito del Carlino, unica donna in campo con la collega di Potere al popolo Marta Collot, nelle liste vengono superate. La media è intorno al 40%, con punte al 50%, percentuali e numeri leggermente superiori rispetto al 2016.

"Nonostante questo, però, nella campagna elettorale i temi sull’equità di genere non sono stati al centro del dibattito. Come associazione femminista ci impegneremo quindi a monitorare il lavoro del Comune e a far sì che il tema dell’equità di genere sia al centro dell’agenda politica, in vista dell’arrivo dei fondi del Pnrr", fa presente Giulia Sudano, numero uno del think tank Period. Del resto, se il consiglio uscente è rosa al 55,6%, le assessore sono solo 4 su 11. In attesa di capire se l’amministrazione che verrà darà una svolta rosa, tante le donne che si sono imposte in questa campagna elettorale. Per curricula e leadership. Il Pd, ad esempio, punta a governare i quartieri con 5 donne: Mazzoni, Lo Cascio, Gaggioli, Benassi più Amorevole in quota Conti, e scommette su sei o sette consigliere. Guidone, Bittini, Angiuli, Di Pietro, ma anche Cristina Ceretti che ha curato la Fabbrica del programma di Lepore, la dirigente sanitaria Roberta Toschi, la giovane De Giacomi e la capolista Rita Monticelli, prof di Zaki. Nel centrosinistra, capoliste anche la dem Caterina Manca (Anche tu Conti), la consigliera uscente Emily Clancy che guida Coalizione civica Coraggiosa e Teresa Lopilato, ex delegata provinciale del Coni, per Lepore sindaco. C’è una donna leader anche per il team Psi-Volt, Carla Facchini, prof in pensione. Nei Verdi si sono distinte la ricercatrice Valentina Marassi e l’oncologa del Rizzoli Alessandra Longhi. Nomi forti ’rosa’ anche tra i 5 Stelle, come Stella Maris Dante, paladina dei diritti dei disabili, Chiara Risi, Marilena Ricucci ed Eleonora Frattarolo. Tra le aspiranti consigliere anche Simona Larghetti, cicloattivista con Coalizione civica. Nel centrodestra, oltre alla capolista azzurra Ilaria Giorgetti, c’è Costanza Bendinelli (Fi) dal quartiere San Donato, mentre nella Lega si fanno notare quattro donne ’sceriffe’: la poliziotta Daniela Muccitelli, la capogruppo uscente Scarano, l’avvocata del cyberbullismo Lecchi e Erika Muratori, sceriffa delle barriere architettoniche. In Fratelli d’Italia, poker rosa forte: Marta Evangelisti, consigliera città metropolitana, Marzia Zambelli, imprenditrice, l’avvocata Caterina Cerri e la consigliera (ex M5s) Elena Foresti. Nella civica di Fabio Battistini, Bologna ci piace, prendono quota due avvocate: Eleonora Addarii e Delia Vincenzi. Il Popolo della famiglia, invece, punta sulla coordinatrice regionale Grazia Ruini, mentre Bfc per Sermenghi candida Annalisa Gagliano, paladina dei diritti delle donne. In prima linea nel Partito comunista dei lavoratori (per Federico Bacchiocchi) Elisabetta Maria Falgares e nel Movimento 24 agosto (per Luca Labanti) Marigrazia Dilillo.

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