Primarie Bologna, il duello su legalità e lavoro agile

La parola ai candidati Isabella Conti e Matteo Lepore

Isabella Conti

Isabella Conti

Smartworking e incremento del salario accessorio. Sono le promesse di Isabella Conti ai dipendenti del Comune di Bologna, ai quali ieri mattina la candidata alle primarie del centrosinistra ha consegnato una lettera nella sede di piazza Liber Paradisus. "Sarebbe una gioia per me potervi motivare e sostenere – scrive Conti nella missiva –, a partire dalla conciliazione vita-lavoro, anche attraverso lo smartworking, e dal welfare integrativo per implementare il salario accessorio che venne ridotto con il commissariamento del Comune e, in seguito, ripristinato solo in parte". La sindaca di San Lazzaro non ha mancato di rivendicare come in questi anni abbia "lavorato molto per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ho potuto farlo solo grazie all’impegno, alla passione, alla professionalità delle straordinarie lavoratrici e lavoratori comunali. Sono consapevole del fatto che uno può essere il miglior amministratore del mondo, ma senza la professionalità e l’impegno di chi ogni giorno lavora per far funzionare la macchina, non si potrebbe raggiungere nemmeno un obiettivo". Sul tema ha risposto

a stretto giro Matteo Lepore, avversario della Conti alle primarie del centrosinistra. "Io lavoro ogni giorno con i dipendenti comunali. Sto facendo tanti incontri, in molti di questi ci sono anche cittadini che lavorano negli enti pubblici. Cedo che dobbiamo essere orgogliosi del loro lavoro, e ringraziarli per quanto hanno fatto in questa pandemia". "Desidero sappiate quanto sia, e sarà, prezioso il vostro lavoro e determinante la vostra motivazione per realizzare la Bologna del futuro – ha aggiunto la sindaca di San Lazzaro –. Mi candido a essere la prossima sindaca di Bologna, per poter avere l’onore di far parte della meravigliosa squadra del Comune di Bologna, delle donne e degli uomini che hanno portato avanti i servizi pubblici nel mezzo di una pandemia globale".

Paolo Rosato

Lepore: "Poliziotto e carabiniere di quartiere"

Fare squadra per battere il problema sicurezza. Matteo Lepore accoglie l’appello del sindaco Virginio Merola che aveva auspicato «convergenze» sul tema, (ri)tende la mano a Isabella Conti («lavoriamo insieme nella Fabbrica del programma») e punta a uno scatto in più sulla questione, molto sentita dai cittadini, come emerso dal sondaggio Nomisma/Ixè. «Servono più assunzioni nelle forze dell’ordine, per ripristinare il poliziotto o il carabiniere di quartiere», dice l’assessore alla Cultura dalla Salaborsa. All’indomani delle critiche della Conti al primo cittadino («ci vuole un sindaco con una posizione salda, Merola in questi dieci anni non l’ha fatto»), l’assessore alla Cultura ribadisce l’impegno. E dopo un incontro coi cittadini al quartiere Savena, dà la sua ricetta: «Grazie a un lavoro di prevenzione, di offerta culturale e di crescita del presidio sociale eravamo riusciti ad affrontare sfide che nel passato erano croniche, come la Montagnola, la Bolognina e il Pilastro». E se è vero che con la pandemia Bologna ha fatto passi indietro con il ritorno «di una presenza forte dello spaccio in tante zone, riusciremo a riprendere il controllo del territorio». Al di là delle schermaglie, «in una città con un’elevata qualità della vita la sicurezza è fondamentale». Da qui, «serve un impegno in più di Prefettura, Questura e ministero. E ho invitato le associazioni di rappresentanza di polizia, carabinieri e di altre categorie delle forze dell’ordine alla fabbrica del programma». C’è tempo, poi, per una tavola rotonda con la Conti a casa di Ascom sul terzo settore, la presentazione del libro della giornalista Rula Jabreal con la vicepresidente della Regione, Schlein e la consigliera dem, Lembi (foto) e un incontro web sul Tecnopolo. «Rettore e sindaco governeranno il ministero più importante, quello della scienza e dei dati», ha concluso

 

 

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