Virginio Merola: "Diremo sì al Passante. Allo studio innovazioni tecnologiche"

Il sindaco, ospite delle Acli per un bilancio finale dei suoi dieci anni di mandato, fa il punto sui progetti realizzati e sul suo futuro. "Il 29 luglio l’ultima verifica per l’opera, poi l’ok in giunta. L’idea è quella di far ricaricare le auto elettriche che vi transiteranno"

Bilancio dei dieci anni di Virginio Merola, sindaco del Comune di Bologna alle Acli

Bilancio dei dieci anni di Virginio Merola, sindaco del Comune di Bologna alle Acli

Bologna, 14 luglio 2021 - Avanti tutta con il Passante. Lo assicura il sindaco Virginio Merola, che spazza via ogni dubbio in merito alle intenzioni della sua giunta su un progetto che ancora non ha il placet dell’amministrazione comunale, a due settimane dalla Conferenza dei servizi del 29 luglio: "Daremo un giudizio positivo sul Passante. Lo confermo, è nel mio programma elettorale". Il sindaco – intervistato da Valerio Baroncini, caporedattore del Carlino – è ospite delle Acli per un bilancio finale dei dieci anni di mandato.  

Passante. "Lavoriamo su aspetti di miglioramento e tecnici della struttura, ma non per perdere tempo". Si studiano "ulteriori coperture, con attraversamenti pedonali, perché la tangenziale è una frattura nel tessuto urbano". C’è poi il tema dell’innovazione tecnologica: "In alcuna parti d’Europa ci sono autostrade dove, passando, puoi ricaricare la batteria della macchina. Stiamo facendo approfondimenti, ma non per riaprire la discussione".  

I tempi tecnici. Il 29 è convocata la Conferenza dei servizi. Quel giorno "verificheremo questi punti di merito, poi si passerà a un atto di Giunta. E se facciamo in tempo – perché a settembre scatta l’amministrazione ordinaria – sarà il consiglio comunale a deliberare definitivamente".  

Le elezioni. Tutto è ‘appeso’ alla data delle elezioni amministrative, ancora non fissata. "Mi piacerebbe sapere quando si vota", afferma Merola. E spiega: "Ci vogliono 45 giorni di campagna elettorale e prima ancora bisogna depositare le liste dei candidati. Mi auguro che entro il 21 luglio qualcuno ci dica il giorno esatto del voto e che non ci facciano fare la campagna elettorale in agosto".  

Tram. È l’altra infrastruttura per la mobilità messa in campo in questo mandato. Per la prima linea – dal Caab a Borgo Panigale – "andremo a gara a fine luglio".  

T-Days. Sono senz’altro una delle impronte più chiare del mandato di Merola. "È un’altra delle scelte che rivendico", afferma il sindaco. "Ci passerà il tram, come in tante città europee, che sono isole pedonali con un mezzo pubblico che passa in mezzo. Spero e penso che il tram permetterà di allargare le isole pedonali della città".  

Non c’è spazio per un centro. "Il Pd a Bologna rappresenta già molto il centro moderato", dice il sindaco. E ritiene "non ci siano margini per una forza politica di centro, che mi pare non ci sia più. Vedo il centrodestra e il centrosinistra. La battaglia vera è sui contenuti e magari sul conquistare persone moderate alle proprie prospettive".  

Lepore e la coalizione. Secondo Merola, il candidato sindaco del centrosinistra "sta lavorando per creare davvero una condizione nuova e creare una coalizione di sinistra davvero unita e che si assuma la responsabilità di governare in modo unito. Io non ci sono riuscito". Oggi il centrosinistra, avverte il sindaco, "deve comprendere fino in fondo che l’unità non è solo un obiettivo ma è un mezzo, ed è molto importante darle valore",  

Occupazioni. Sulle occupazioni abusive, "azzerate" nel secondo mandato, Merola spiega: "Erano conflitti che andavano risolti. Ho voluto ristabilire il principio della tutela dei più deboli, perché chi occupa case le toglie a chi ne ha diritto".  

I cattolici. "Ogni tanto mi sembrano il Pd, divisi in tantissime correnti. Ma penso che i temi posti dai valori del cattolicesimo siano importantissimi. Bisogna dare risposte. Ma non si fa per forza con un rappresentante cattolico in giunta, ma cercando di dare risposte a quei valori".  

I due mandati. Fare il mestiere del sindaco "è un impegno notevole", assicura Merola. "Credo che dopo 10 anni in cui hai dato tutto te stesso per la tua città, sia bene non continuare".  

Un bilancio. "Non ho voluto essere Mandrake. Il mio destino è stato quello del mediano: fare squadra, cercare di tenere unita la città".  

Il futuro. "In 26 anni di amministrazione ho lasciato da parte tante cose. È arrivato il momento di riprenderle".  

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