Bologna Fc mercato, Arnautovic: "United in cima ai miei desideri"

Marko: "La mia famiglia voleva tornare in Inghilterra, il Manchester United resta in cima all’universo. Ma alla fine sono rimasto qui"

Marko Arnautovic, 33 anni, in questo campionato ha già realizzato 8 gol

Marko Arnautovic, 33 anni, in questo campionato ha già realizzato 8 gol

Bologna, 20 novembre 2022 - Quando il Manchester United in estate lo ha cercato "più volte" Marko Arnautovic prima di prendere una decisione ha dovuto confrontarsi con gli affetti più cari.

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"E’ stata una decisione difficile perché la famiglia voleva tornare in Inghilterra", ha rivelato ieri il centravanti austriaco parlando, al sole di Marbella, al portale austriaco ‘Laola1’, alla vigilia dell’Austria-Italia che andrà in scena questa notte a Vienna.

Macchina indietro a qualche mese fa. Erano i primi d’agosto e per qualche giorno Bologna temette seriamente di doversi separare dal suo uomo-gol.

"Lo United vuole Arnautovic", annunciarono i tabloid inglesi: tutto vero. Nel breve volgere di pochi giorni, però, la prospettiva di un Arnautovic con la valigia sfumò. A concorrere alla decisione finale di restare in rossoblù entrarono in gioco due elementi: 1) i dirigenti di Casteldebole fecero muro ("Arnautovic per noi non ha prezzo ed è al centro del progetto" disse il diesse Di Vaio); 2) i tifosi dello United si misero di traverso, facendo sapere con una valanga di mail indirizzate al club che non ritenevano il nazionale austriaco, con un passato in Premier League, un rinforzo adeguato. Sta di fatto che ieri dal ritiro della sua Nazionale Arnautovic ha riaperto quella pagina. Secondo i media austriaci, sulla scelta di restare pesò anche un confronto con Saputo.

A chiosa della vicenda Arnautovic ha aggiunto: "E’ chiaro che il Manchester United per me resta in cima all’universo e il Bologna, come nome, non lo è. Ma va bene così".

Va bene anche perché all’attaccante rossoblù piace la ‘way of life’ italiana: "E’ tutto calmo, hai tempo per te e niente stress. A me questo fa solo bene".

In realtà Arnautovic è un antagonista nato, che si alimenta di continue battaglie, salvo poi dimostrarsi nei fatti un uomo-spogliatoio. L’ultima ‘contesa’ lo ha visto fronteggiare nientemeno che Thiago Motta, il tecnico rossoblù che otto giorni fa, nell’intervallo del derby col Sassuolo, non ha usato i toni della diplomazia per comunicargli che non gli era piaciuto il suo fatturato del primo tempo, ma soprattutto il suo giocare "slegato dalla squadra" (parole che Thiago ha usato nel dopopartita). Da qui la risposta a muso duro di Arnautovic all’allenatore e poi, una volta siglato il gol del 2-0, il ghigno feroce rivolto alla panchina, con tanto di intervento dei compagni teso a frenarne i bollori. Del resto Arna a volte battibeccava anche con Mihajlovic, che pure considerava come un fratello maggiore e a cui era legato da un sincero vincolo d’affetto. Con l’arrivo di Motta il nazionale austriaco ha perso un po’ di quella ‘immunità’ assoluta di cui godeva prima.

Tradotto: non è più un ‘primus inter pares’, perché con Thiago sono tutti … pares.

Gennaio è dietro l’angolo e all’orizzonte non c’è nessuna questione Arnautovic. Dietro l’angolo di Arna stanotte c’è invece l’Italia: "Agli Europei il mio gol ai quarti contro gli azzurri fu annullato per un alluce in fuorigioco. Quell’alluce avrei preferito tagliarmelo purché il gol fosse buono...".

Infine, in chiave mercato, occhi puntati su Michal Skoras, esterno d’attacco polacco classe 2000 del Lech Poznan, ai Mondiali con la sua Nazionale. Costa 3,5 milioni, salvo cambi di scenario dopo la vetrina iridata.