Dopo Errani, sale l'onda delle primarie. Sabato la direzione regionale Pd decide

Appello di Zacchiroli su Facebook, c'è anche la sorella di Renzi. Bonaccini: "Primarie senza remore, oppure nome condiviso". Intanto Errani lasci anche l'incarico di commissario per la ricostruzione dopo il terremoto 2012

Vasco Errani e Matteo Renzi (Foto Ansa)

Vasco Errani e Matteo Renzi (Foto Ansa)

Bologna, 10 luglio 2014 - La direzione regionale Pd sul dopo Errani è stata convocata per sabato mattina alle 10. Poi sarà la volta delle direzioni provinciali: Bologna si riunirà lunedì sera. Il nodo principale riguarda la modalita' di scelta del candidato alla successione di Vasco Errani, attraverso le primarie o con una scelta del gruppo dirigente. 

Di fronte all'appello per le primarie che si è levato da più parti, il segretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini, parla di primarie, "senza remore", a meno che non ci sia "convergenza piena" su una candidatura, nonostante i tempi prevedibilmente molto stretti.  "Nessuno deve temere le primarie - dice Bonaccini - che sono nel dna del Pd e sono regolate dallo statuto; anche qui in Emilia-Romagna le abbiamo fatte in tante occasioni. Sia interne per scegliere i segretari di partito ai vari livelli, io ad esempio - ricorda Bonaccini - vi ho partecipato quando le vinsi per diventare segretario regionale, sia di coalizione per scegliere invece i candidati a sindaco in tanti Comuni". Le primarie, sottolinea ancora Bonaccini, "si possono evitare in quei casi in cui Pd e alleati trovino convergenza piena su una candidatura come recentemente e' successo ad esempio a Sassuolo per Pistoni, per stare dalle nostre parti, o in Piemonte, con la candidatura di Chiamparino alla presidenza della Regione. Altrimenti, di fronte a piu' candidature, si fanno le primarie". 

 "Se ci sono piu' candidature, le primarie si fanno. Se non ci sono, non si fanno. Detto questo, le primarie non sono un problema per il Pd, sono nel suo atto costitutivo": e' il pensiero del sindaco di Bologna, Virginio Merola.  "Bisogna vedere la data delle elezioni e poi vedere se c'e' la convergenza su un candidato unitario. Se c'e' questa convergenza con chi le facciamo le primarie?". Sul nodo delle primarie "si stanno ripetendo le ovvieta'. Poi - ha concluso Merola - c'e' bisogno che ci sia un partito, perche' le cose ovvie spesso hanno bisogno di essere costruite".

LETTERA A RENZI  "Sento e leggo cose che mi fanno sbarrare gli occhi e cioe' che le primarie non si farebbero, che si deve arrivare a un candidato unitario. Spero e voglio credere che sia la paura a far dire queste cose e non altro. Ma se facciamo parlare la paura non andiamo da nessuna parte". Cosi', in una lettera indirizzata a Matteo Renzi pubblicata su Facebook, il consigliere comunale e renziano della prima ora, Benedetto Zacchiroli ha chiesto le primarie per il candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna dopo le dimissioni di Vasco Errani. Il post ha in poco tempo raccolto numerosi apprezzamenti. Tra questi, anche quello della sorella del Premier, Benedetta Renzi neo assessore a Castenaso e quello dell'europarlamentare civatiana Elly Schlein. 

 

DIMISSIONI ANCHE DA COMMISSARIO PER IL TERREMOTO

Errani ha deciso di lasciare anche la complessa carica di commissario alla ricostruzione per il sisma del 2012. Lo si apprende in Regione. Il Governo dovra' decidere a chi affidare l'incarico, e anche se sara' un commissario a tempo (fino all'arrivo del nuovo presidente della Regione) o per un impegno pieno, che proseguira' il lavoro anche con la nuova amministrazione regionale.

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