Elezioni in vista, ecco i bolognesi che rischiano il posto

E' ripartita la corsa alle liste per un posto in Parlamento. Ecco chi rischia di tornare a casa senza avere quasi cominciato

Per Ferdinando Casini in Parlamento (LaPresse)

Per Ferdinando Casini in Parlamento (LaPresse)

Bologna, 9 maggio 2018 - A entrare nella storia dalla parte sbagliata non ci tiene nessuno. Ma per i parlamentari eletti appena due mesi fa, il rischio è, invece, molto concreto, perché dopo lo stop al governo ‘neutrale’ proposto da Mattarella potremmo veramente assistere al mandato più breve del Dopoguerra. E così, la guerriglia per le liste è praticamente già ripartita: se Lega e M5s dovrebbero confermare quasi totalmente i nomi di due mesi fa, dentro a Forza Italia e soprattutto nel Pd la partita è molto più complicata.

In casa dem, infatti, gli equilibri faticosamente raggiunti a ridosso del 4 marzo sono pericolanti. Innanzitutto, quelli sotto le Due Torri dove andrà verificata la tenuta della tregua sancita in direzione, quando la minoranza del partito ha rinnovato la fiducia al segretario Francesco Critelli, rinunciando ad affondare il coltello sulla sua incompatibilità (è anche parlamentare, per l’appunto).

Se i nomi di Andrea De Maria e Gianluca Benamati sembrano blindati (mentre Critelli deciderà il proprio destino, dall’alto del suo ruolo), chi rischia di più è Luca Rizzo Nervo: un suo bis a Roma dipende dai rapporti tra maggioranza e minoranza. C’è poi chi scalpita, vedendo la possibilità di una rivincita: Sergio Lo Giudice, escluso tra le polemiche dalle ultime liste, che l’altra sera non ha votato la relazione di Critelli, o Francesca Puglisi, a capo del movimento ‘Towanda’ delle donne dem, senza dimenticare l’eterno Pier Ferdinando Casini, che in poche settimane di campagna aveva conquistato i circoli rossi.

Ma l’incognità più grossa porta a Roma: sarà il numero di posti in lista prenotati dal Nazareno a dare più o meno spazio di manovra al partito bolognese. In casa Forza Italia, invece, la beffa più atroce toccherebbe a Galeazzo Bignami, costretto – dalla legge – a dimettersi dal seggio in Regione proprio l’altro ieri, a poche ore dal precipitare della situazione nazionale. Con Anna Maria Bernini leader degli azzurri in Emilia-Romagna, una sua ricandidatura è più che probabile, ma per tornare a Montecitorio avrà bisogno che Forza Italia inverta il trend negativo delle ultime settimane.

Più calma la situazione di Lega e Cinque Stelle: i grillini hanno già annunciato che in caso di voto-bis, l’attuale mandato non verrà conteggiato e le liste saranno riproposte uguali, al netto degli epurati. Anche la Lega va verso una situazione analoga, con la fedelissima di Salvini, Lucia Borgonzoni, che non dovrebbe avere problemi a tornare nella Capitale. Su Vasco Errani, invece, impossibile fare pronostici: prima andrà verificato se LeU avrà ancora la forza politica per sopravvivere.

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